Il coordinatore Interprovinciale Federnoleggio Gennaro Lametta: «L’applicazione della modifica alla legge 21/92 ci mette in ginocchio e favorisce i tassisti». Il presidente di Confesercenti Interprovinciale Vincenzo Schiavo: «Non si può legiferare creando vincoli per una categoria e privilegi per altri».
Si è tenuta a Napoli una manifestazione di protesta organizzata da Confesercenti/Federnoleggio per protestare contro l’entrata in vigore delle modifiche alla legge 21/1992 che mette sostanzialmente in ginocchio la categoria degli esercenti impegnati nel settore del noleggio con conducente (di auto e bus). Il corteo, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, si è tenuta in Piazza del Plebiscito e si allinea alle altre iniziative realizzate su tutto il territorio italiano. Sul tema è intervenuto anche il presidente di Confesercenti Interprovinciale (Napoli, Avellino e Benevento) Vincenzo Schiavo: «I nostri esercenti del settore non possono essere danneggiati in questo modo. Già vivono in una situazione economica affatto florida, non hanno contributi e sostegno per la loro attività, così vengono addirittura ostacolati. Nel legiferare bisogna tener conto degli scenari economici del Paese, ma soprattutto nel farlo non si possono consentire disparità di trattamenti: vincoli alla categoria degli NCC, privilegi per altre categorie».
Alla fine della manifestazione è stato consegnato al Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, un documento che riassume i motivi della protesta. Tale documento sarà trasmesso al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.
«L’applicazione di queste modifiche, già introdotte nel 2008 da Gianni Alemanno – spiega il coordinatore Interprovinciale di Federnoleggio Gennaro Lametta – renderebbe di fatto impossibile esercitare l’attività. Tra le conseguenze più gravi ci sarebbe quella di vincolare l’attività al territorio del comune rilasciante l’autorizzazione, con limiti notevoli di viaggi rispetto ai taxi. In sostanza la vettura dopo ogni servizio dovrebbe tornare in rimessa per poi tornare a lavorare. E’ impensabile. E’ come se ad un corriere si ordinasse di tornare al deposito dopo ogni consegna per prendere un nuovo pacco e consegnarlo. Per questi motivi Federnoleggio protesta a gran voce contro queste illogiche modifiche e auspica una ulteriore sospensione dell’applicazione di queste modifiche alla legge. Non si può legiferare in questo modo, la politica è una cosa seria e va fatta a tutela di tutti i cittadini e non a favore di una parte di essi. La ripresa economica – conclude Lametta – e lo sviluppo del paese passano attraverso le piccole e medie imprese che non chiedono altro se non lavorare in tranquillità e nella totale legalità».