È la prima partita “vera” di questo precampionato ma è pur sempre calcio d’estate ed allora è bene evitare inutili e dannosi allarmismi. Nessuno, aldilà dell’entusiasmo coinvolgente e dilagante che si respira a Dimaro da qualche settimana, pensava che per il Napoli la prossima stagione potesse essere una passeggiata. L’amichevole con il Chievo Verona, in tal senso, ne è stata la prima netta dimostrazione. La squadra di Maran ha giocato una gara vera, maschia e con una determinazione da partita ufficiale e qualche difficoltà agli azzurri l’ha creata eccome. Anche perché la formazione di Sarri, evidentemente ancora in rodaggio, ha messo in mostra alcuni errori cui eravamo già abituati lo scorso anno. L’errore del singolo (questa volta è toccato a Koulibaly), la mancata copertura dei terzini (errore di Ghoulam) e la scarsa propensione di Reina al miracolo, visto che il tiro di Inglese è si arrivato da distanza ravvicinata ma, forse, qualcosa in più l’estremo difensore spagnolo avrebbe anche potuto farla.
Il vantaggio dei veronesi è giunto in maniera abbastanza inaspettata, viso che fino a qual punto era stato il Napoli a comandare il gioco, andando vicino al gol in almeno due occasioni, sempre con Mertens, che ha anche colpito un palo su assist di Callejon. L’errore della difesa, però, ha condizionato il restante primo tempo, nel corso del quale gli azzurri non sono riusciti a rimediare allo svantaggio. Nella ripresa, con le due squadre ampiamente modificate dai cambi, è arrivato il pareggio di Ounas (foto sscnapoli.it), la nota più positiva della serata, che ha sfruttato un rinvio della retroguardia del Chievo, su percussione laterale di Koulibaly. Nel finale ci ha provato Milik ma è stato proprio il Chievo, con la traversa di Gaudino su punizione, ad andare vicino al nuovo vantaggio. La partita avrà dato indicazioni importanti a Sarri, soprattutto sulla condizione di alcuni elementi, non ancora al top, tra cui Zielinski e Hamsik, apparsi lontani dalla forma migliore.
Marco Martone