Partnership contro la fuga dei cervelli

Accordo firmato tra Banco di Napoli-Intesa Sanpaolo e Università Federico II

Banco di Napoli (gruppo Intesa Sanpaolo) e l’Università Federico II di Napoli hanno presentato una partnership finalizzata alla realizzazione di un hub presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II per favorire la relazione tra i soggetti del territorio per incrementarne le competenze e favorirne lo sviluppo. La collaborazione è stata presentata oggi nell’Aula Magna del Complesso Universitario di San Giovanni a Teduccio a Napoli. In apertura Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II e Francesco Guido, Direttore Generale Banco di Napoli e Direttore Regionale di Intesa Sanpaolo, hanno presentato i punti fondamentali che stanno alla base di questa iniziativa. Sono poi intervenuti Valeria Fascione, Assessore Internazionalizzazione, Innovazione e Startup Regione Campania, Renato Abate, Presidente Confindustria Piccola Industria Campania, Giorgio Ventre, Direttore Scientifico iOS Developer Academy Università Federico II e Fabio Spagnuolo, Responsabile Network e Cultura dell’Innovazione di Intesa Sanpaolo Le conclusioni sono state di Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo.

L’Università Federico II è un’istituzione accademica che ha come finalità l’istruzione superiore, la formazione di alto livello, la ricerca scientifica e tecnologica e il trasferimento delle tecnologie e delle conoscenze. I recenti indirizzi di politica e di sostegno alla crescita e all’innovazione hanno visto l’affermazione dell’istituzione accademica che, in quanto sede di conoscenza specialistica e di know how di alto livello, riveste un ruolo primario nei processi integrati di sviluppo del sistema socio economico e dell’industria.

Intesa Sanpaolo da sempre porta avanti un processo di dialogo con le imprese per mantenere viva la propria relazione con il territorio, focalizzandosi sulla crescita dimensionale, il supporto alla creazione di reti di impresa, il capitale umano, l’innovazione e l’internazionalizzazione. Un ruolo al centro dell’economia reale che si è concretizzato, nel 2016 (tra gennaio e novembre), con 34 mld miliardi di euro di credito erogato a famiglie e imprese italiane ed un impegno di costante attenzione verso le imprese e specificamente verso le PMI. Al tempo stesso Intesa Sanpaolo rivolge la massima attenzione e importanza ai giovani. Il recente report dell’Istat ha confermato che il tasso di disoccupazione, nel 2015, resta alto (11,9%; 12,7% per le donne e 11,3% per gli uomini) e a navigare nelle acque più burrascose sono i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni con un tasso di disoccupazione che veleggia al 40,3% (42,6% per le donne, 38,8% per gli uomini). Un altro tema urgente è quello della “fuga di cervelli” (brain drain). L’Italia si trova ad affrontare la duplice sfida dovuta al preoccupante aumento del livello di qualificazione del capitale umano in uscita dal sistema Paese con conseguente danno alla competitività nazionale e alla scarsa capacità del sistema Italia di attrarre capitale umano qualificato dal resto del mondo. Anche per questo Intesa Sanpaolo ritiene fondamentale sviluppare un rapporto diretto e specifico con i giovani in coerenza con il processo di indipendenza e maturità e sostenerli nelle decisioni e passaggi importanti della propria vita, università-primo lavoro. Da qui le scelte di investire nella formazione con progetti di alternanza scuola-lavoro e di mettere al centro delle azioni previste dall’accordo con Confindustria il sostegno alla nuova imprenditorialità innovativa avvalendoci anche delle competenze dell’Innovation Center della Banca che è il punto di riferimento per startup, progetti innovativi e giovani talentuosi.

Università Federico II ed il Banco di Napoli, che intrattengono consolidati e storici rapporti di collaborazione, si impegnano ad instaurare un rapporto di partnership finalizzato alla realizzazione di un HUB Banca-Impresa-Università presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II che favorisca la relazione tra i soggetti del territorio per incrementare le competenze e sviluppare la propria attività. Le attività che si svolgeranno all’interno dell’HUB potranno derivare dalla condivisione tra le parti di progettualità comuni che potranno riguardare (a titolo esemplificativo e non esaustivo):

  Progetti di collaborazione con strutture dell’Ateneo per individuare soluzioni innovative dedicate alle attività delle Imprese clienti della banca

  Trasferimento tecnologico attraverso la condivisione del bacino dei brevetti tra università e imprese clienti della banca per consentire lo sviluppo dei progetti utili alla crescita delle attività anche in ottica Industry 4.0

  Iniziative di matching tra Imprese clienti della banca, ricercatori e start up per favorire lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi

  Organizzazione di eventi per realizzare progetti destinati a rispondere alle esigenze di innovazione di prodotto e di processo espresse dalle imprese clienti della banca

  Training di formazione per manager, collaboratori e privati a cura dei ricercatori e docenti delle università o partner della Banca

  Iniziative di recruiting per consentire alla Banca e alle Imprese di selezionare i migliori studenti dell’università.
La creazione di un hub è rilevante sia per dare concretezza ai servizi che verranno erogati che per la scelta del luogo. Il Campus di San Giovanni a Teduccio rappresenta attualmente un polo di innovazione che attrae imprese e giovani, stante l’accordo tra l’Università e la Apple e la decisione del Governo di individuare nell’Università un competence center del Piano Industria 4.0 (unico al Centro Sud). L’hub del Banco di Napoli nel Campus vuole rappresentare un centro di aggregazione di competenze e di incontro di talenti in un luogo in cui l’innovazione si sta sviluppando. Al fine di rendere l’offerta di servizi quanto più aderente possibile alle aspettative delle imprese e dei giovani, si strutturerà un tavolo di lavoro con l’Università con lo scopo di co-progettare il set di servizi che saranno offerti, grazie anche al contributo degli stakeholder dell’innovazione, che verranno chiamati ad esprimere le loro
opinioni e suggerimenti. L’hub rappresenta, inoltre, la declinazione sul territorio dell’accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Nazionale, che vede nell’innovazione, internazionalizzazione e formazione i punti chiave. In particolare nella Regione Campania il progetto coincide con la strategia portata avanti dall’Assessore Fascione che ha lanciato diverse iniziative rilevanti, dall’Erasmus per le startup all’Alleanza per l’Innovazione, dalla prima legge regionale in Italia su Industria 4.0 alle misure di sostegno allo scouting ed alla scoperta imprenditoriale.

Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II: “Nell’economia della conoscenza le università rappresentano un fattore determinante nella creazione di imprese ad alta tecnologia. La Federico II sta sviluppando un’intensa attività per creare le condizioni di sviluppo a Napoli e in Campania. L’accordo con Banco di Napoli rappresenta una fase importante di questo progetto, per garantire investimenti e competenze nello sviluppo di start up e spin off”.

Giorgio Ventre, Direttore Scientifico iOS Developer Academy Università Federico II:”Con questo accordo la Federico II rafforza la sua capacità di risposta alle esigenze di innovazione del Territorio, aprendo un canale di comunicazione con il sistema delle PMI che, sempre di più, ha esigenze di innovazione e di assistenza allo sviluppo di nuovi prodotti e processi. In questo, sarà fondamentale il ruolo del Banco di Napoli che intende essere sempre più partner delle realtà imprenditoriali locali nei loro progetti di crescita. Il patrimonio di competenze e di innovazioni del nostro Ateneo sarà così accessibile direttamente alle imprese, in accordo con il modello di Open Innovation che la Regione Campania ha adottato e sta sostenendo con forza”.

Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “Tra i temi caldi dell’attualità italiana spiccano la disoccupazione giovanile e la cosiddetta fuga dei cervelli e dei talenti italiani che, unita all’incapacità di attrarre cervelli stranieri, penalizza fortemente il Paese nel contesto di un mondo globalizzato che compete sempre più sulla base della conoscenza e dell’innovazione. Per questo è fondamentale rispondere alle esigenze e ai bisogni dei giovani attraverso iniziative dedicate a loro e calibrati sulle fasi della vita. L’iniziativa che si presenta oggi va proprio nella direzione di incentivare e sostenere la creatività e l’imprenditorialità giovanile e al tempo stesso creare un ponte tra chi ha le idee nuove e le aziende che queste idee cercano per essere sempre più competitive. Il sostegno alla nuova imprenditorialità innovativa, avvalendoci anche delle competenze dell’Innovation Center della Banca, è una delle missioni più importati e sentite del gruppo Intesa Sanpaolo”.

Francesco Guido, Direttore Regionale di Intesa Sanpaolo e Direttore Generale del Banco di Napoli: “Essere grande banca del Sud significa anche dovere assumersi la responsabilità di svolgere un ruolo trainante per lo sviluppo e di crescita del territorio, individuando gli asset più favorevoli alla crescita e contribuendo al tempo stesso a trovare strumenti anche non necessariamente finanziari per realizzare questo processo. Il progetto presentato oggi va nella direzione di voler contribuire alla formazione delle persone e delle imprese puntando soprattutto su quegli aspetti innovativi, come ad esempio la digitalizzazione, che unitamente all’internazionalizzazione, possono essere di forte stimolo ed aiuto per la crescita dell’economia locale oggi troppo orientata su una domanda interna che, per la crisi ed il calo demografico che si registra al Sud, è fortemente penalizzata”.