Giovedì 4 Ottobre alle ore 18.30 i Private Banker Fideuram di piazza dei Martiri ospitano l’opening della mostra omaggio a Sarenco. Poesia Visiva, a cura di Franco Riccardo in collaborazione con la Fondazione Sarenco.
L’esposizione documenta, attraverso circa cinquanta opere realizzate tra gli anni ’60 e il 2000, il percorso di sei artisti italiani ed internazionali tra i maggiori interpreti di uno dei più poliedrici movimenti d’avanguardia della storia dell’arte contemporanea.
In mostra a Palazzo Partanna una serie di lavori realizzati all’insegna di una sperimentazione verbo-visiva declinata in varie tecniche, dalla scrittura a mano di Sarenco ai collage fotografici di Giovanni Fontana, dalle maschere su carta di Julien Blaine e i microcosmi dorati di Jean-François Bory fino al Circus di Michele Ciardiello e alle installazioni di 8Ki.
Un affresco multiforme in cui parole e immagini si fondono per raccontare, della Poesia Visiva, l’incessante richiamo alla sinestesia e la continua contaminazione di linguaggi, la distruzione del lessico contemporaneo e la sua rinascita come opera d’arte totale.
In una sorta di disubbidienza civile che passa attraverso la manipolazione e decodificazione di immagini tipiche della società contemporanea, gli artisti in mostra traducono il segno verbale in segno iconico annullando la distanza tra significante e significato con il fine ultimo di sovvertire il dato visivo abituale e conferire all’immagine una dimensione mentale.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo, edito dalla EffeErre Edizioni e disponibile a Gennaio 2019, con testi a cura di Gabriele Frasca e Simona Zamparelli.
Collaterale al progetto espositivo di Palazzo Partanna la personale Madonne dell’artista e performer Francesca Volpe, ospitata a partire dal 3 Ottobre negli spazi della Galleria Mediterranea di Napoli.
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Sarenco, nome d’arte di Isaia Mabellini, nasce a Vobarno nel 1945. Poeta visivo, performer, mercante, agitatore, esploratore, regista, organizzatore, è fra le figure più dotate, attive, imprevedibili ed esplosive della ricerca artistica contemporanea, in Italia e non solo. Dopo studi di filosofia compiuti presso l’Università di Milano, a partire dal 1963 si occupa di ricerche poetico- visive. Dal 1966 la sua attività espositiva conta centinaia di mostre nel mondo, quattro partecipazioni alla Biennale di Venezia, una partecipazione alla Documenta di Kassel e una partecipazione alla Biennale di Siviglia. Ha pubblicato una trentina di libri e fondato numerose riviste d’avanguardia. Negli anni ’80 si trasferisce part- time in Kenya, realizzando opere di forte impatto anti-coloniale, in seguito alla sua amicizia e collaborazione con i grandi eroi Mau Mau, sopravvissuti alla mattanza del colonialismo inglese.
Julien Blaine (Christian Poitevin) nasce in Francia a Rognac nel 1942. Comincia a interessarsi alle ricerche artistiche tra parola e immagine al principio degli anni ’60. Fin dai suoi esordi si cimenta con diverse forme espressive: è poeta visuale e sonoro, mail artist, performer ma anche organizzatore di eventi, direttore di periodici e collane. Nel 1962 inizia la sua attività editoriale fondando la rivista Les Carnets de l’Octéor e collaborando allo stesso tempo con Ben Vautier aIdentité. Stringe proficue collaborazioni con i poeti visivi italiani con i quali lavora a numerosi progetti. È organizzatore culturale molto attivo e segue con attenzione l’evoluzione delle ricerche poetiche internazionali. Dirige il V.A.C. ed è stato l’animatore dei festival di poesia sonora d’Avignon (1977, 1978, 1979), di Cogolin (1984, 1985, 1986), di Allauch (1987) e di Tarascon (dal 1988 al 1993).
Jean-Francois Bory è nato a Parigi nel 1938 dove tuttora vive e lavora. E’ considerato uno degli esponenti di maggior rilievo della poesia visiva francese. La sua ricerca parte da un ambito puramente scritturale per poi aprirsi alla sperimentazione verbo visuale. Inzia a lavorare sui libri d’artista alla metà degli anni sessanta. In questo periodo, nel quale si avvicina contemporaneamente alla poesia visiva e sonora, concentra gran parte della sua produzione in questo ambito. Lavora in collaborazione con numerose case editrici sperimentali in Francia, Italia e Stati Uniti. Numerose le riviste che fonda e dirige tra cui Approches con Julien Blaine (1966). Nel corso degli anni stringe rapporti di collaborazione con numerosi esponenti della ricerca tra parola e immagini. Parallelamente alla creazione artistica continua un’intensa attività critica e letteraria.
Michele Ciardiello nasce nel 1960 a Napoli dove vive e lavora. Nel 1984 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal 1994 inizia a collaborare con la FrancoRiccardo Artivisive. È stato assistente di numerosi artisti, tra cui il poeta visivo Sarenco. Ha esposto in numerosi musei italiani tra cui il PAN di Napoli, il Museo Civico di Suzzara ed il Parco letterario Horcynus Orca di Messina.
Giovanni Fontana (Frosinone,1946), poliartista, performer, è autore di numerose pubblicazioni in forma tradizionale e multimediale. Tra gli autori storici della poesia visiva e sonora, negli anni Settanta inizia la sua collaborazione con Adriano Spatola. Nel 1978 entra nella redazione di Tam Tam e inizia a frequentare i territori della sperimentazione poetica internazionale stringendo rapporti di collaborazione con i più significativi esponenti: da Dick Higgins a John Giorno, da Henri Chopin a Bernard Heidsieck, da Julien Blaine a Jean-Jacques Lebel. Ha al suo attivo circa settecento mostre di poesia visuale in Europa, in America, in Giappone e in Australia. Ha proposto performance intermediali in Belgio, Canada, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Iran, Lithuania, Messico, Spagna, Svizzera.
8Ki, nome d’arte di Gianfranco De Angelis, napoletano classe 1974 ha intrapreso, sin dagli anni Novanta, un ampio percorso professionale come artista figurativo, grafico e illustratore, lavorando in numerosi studi partenopei e poi come libero professionista, con una specifica specializzazione nell’ambito della grafica editoriale. Nel corso degli ultimi anni ha esposto sue opere nell’ambito di mostre collettive a Napoli, Ercolano (NA), L’Aquila e in altri musei ed istituzioni italiane.