Parte la decima edizione di Poetè, il salotto letterario diretto da Claudio Finelli, con un fitto calendario di appuntamenti pomeridiani (tutti ad ingresso gratuito, con inizio alle 18.30), che da ottobre a maggio, animeranno l’elegante salotto del Chiaja Hotel De Charme, struttura d’eccellenza messa a disposizione dal patron della manifestazione Pietro Fusella, illuminato imprenditore napoletano che ha fatto del suo hotel uno dei luoghi di ritrovo culturale più conosciuti della città. Anche quest’anno la manifestazione, con uno sguardo privilegiato alle discriminazioni fondate su identità di genere e orientamento sessuale, presenta libri e autori che attraversano o raccontano storie che, altrimenti, resterebbero nell’ombra. Storie che sono dimenticate e tenute ai margini. Storie che sembra riguardino solo alcuni mentre, invece, riguardano tutte e tutti. Tutte e tutti coloro che credono nei valori dell’amore, della solidarietà e dell’inclusione.
«Dieci anni: un anniversario importante — racconta il direttore artistico Claudio Finelli —, un punto d’arrivo, dal quale guardare con orgoglio a questo viaggio iniziato per caso nel lontano 2008. Un punto da cui ripartire, con sempre maggiore consapevolezza, per creare spazi di libertà e condivisione evocando memorie, voci e suggestioni. In dieci anni, Poetè ha cercato le chiavi più efficaci per aprire l’uscio del nostro immaginario e popolarlo di sogni, di emozioni, di consapevolezze e di illuminazioni perché – come ha insegnato Walt Disney – “Se puoi sognarlo, puoi farlo” e con Poetè noi abbiamo sognato e continuiamo a sognare un mondo più giusto e inclusivo e lo abbiamo sognato e continueremo a sognarlo a partire da una storia che ci renda finalmente tutte e tutti protagonisti. È vero, noi sogniamo ad occhi aperti, con un libro in mano. Ma non siamo visionari, siamo solo costruttori di una nuova narrazione. Una narrazione felice per tutt*, una narrazione senza pregiudizi, una narrazione di verace umanità».
Ventiquattro appuntamenti da ottobre a maggio, nell’ambito dei quali saranno presentati ben 32 libri, che attraversano tematiche e generi diversi, dalla narrazione drammatica a quella comica e paradossale, dalla saggistica di genere fino alla scrittura cronachistica di chi ha sfidato i clan mafosi e a testi nati per la messinscena. Si inizia giovedì 25 ottobre con Eduardo Savarese che presenta “Le cose di prima”, storia di un’adolescente affetto da distrofia muscolare, per il quale la malattia si rivela in tutte le sue penose limitazioni, mentre le «cose di prima» appaiono ormai improbabili e quasi esotiche. Si continua l’8 novembre con Alessio Arena, autore de “La notte non vuole venire”, dedicato alla figura mitica di Gilda Mignonette. Il 15 novrembre sarà la volta della cronista de la Repubblica Federica Angeli, con “A mano
disarmata”, in cui racconta l’esperienza di lotta ai clan mafiosi che infestano una parte della Capitale con la sola arma della penna. Giovedì 22 novembre è la volta di Poetè Speciale per il TDoR (Transgender Day of Remembrance) con Paola Nasti che presenta il suo “Cronache dell’Antiterra”. E ancora, nella stessa giornata, interviene Giovanna Cristina Vivinetto a raccontare il suo “Dolore Minimo”, titolo che esprime la complessa condizione transessuale pronunciata nella sua scrittura con grande potenza poetica. Mentre giovedì 29 novembre, il salotto dell’Hotel De Charme ospita Franco Buffoni, autore de “La Linea del Cielo”, nel quale riflette sulle radici, anche geografiche, della sua ispirazione: dalla Lombardia dei ricordi e dei continui ritorni, alla Roma della Storia e delle storie. Il 6 dicembre, il padrone di casa Claudio Finelli presenta “Quei ragazzi del ‘96”, testo scritto per la messinscena che rievoca la notte del 28 giugno 1996, quella che ha preceduto il primo Gay Pride del Sud Italia. Segue l’intervento di Raphael Giussani autore di “Basta. Io non sono la mia malattia”. Il 13 dicembre con Luca Baldoni sarà la volta di “Sale del ricordo”, raccolta di poesie che ci restituisce i colori e le atmosfere di un passato recente e carico di aspettative di quella parte della società che ha vissuto le stazioni principali del proprio iter di consapevolezza a cavallo del nuovo millennio. Poetè continua mercoledì 19 novembre con Giuseppina La Delfa e il suo “Peccato che non avremo mai figli”, storia vera di Giuseppina e Raphaelle che agli inizi degli anni ’80 si scoprono innamorate. E ancora, il 10 gennaio, Anna Marchitelli presenta “Certe Stanze” e “Tredici canti (12+1)”, due libri d’esordio dell’autrice, uno di matrice poetica, l’altro che racconta l’esperienza immersiva tra le sessantamila cartelle cliniche di un ex manicomio. Nella stessa giornata Eleonora Pinzuti presenta “Con Figure”. Mentre il 17 gennaio il salotto letterario ospita Diego Davide con “Tutta n’ata storia”, la novità editoriale dell’autore caustico e ironico del “De Guallera”. Il 24 gennaio doppio appuntamento con Rosario Coco, autore di “Storie fuorigioco. Omosessualità e altri tabù nel mondo del calcio” e Francesca Muzzi, con il suo “Giochiamo anche noi”, un libro per discutere sulla vita delle persone omosessuali nel mondo del calcio. Si continua il 31 gennaio con Francesco Gnerre che ripropone un saggio classico della letteratura omosessuale italiana, “L’Eroe Negato”, che quando fu pubblicato per la prima volta, nel 2000, diventò un testo fondamentale degli studi LGBT. Giovedì 7 febbraio sarà ospite del salotto di Chiaia, Mariano Lamberti, autore de “Il lungo risveglio dell’impiegato E.”, storia paradossale di un uomo a cui dopo il trauma della morte della madre spuntano due escrescenze carnose sul petto. Il 14 febbraio ad animare il salotto di Finelli sarà Giovanni Lucchese con “L’uccello Padulo”. A seguire, il 21 febbraio, Armida Parisi con “Maria la Bailadora alla battaglia di Lepanto” (Illustrazioni Daniela Valentino). Storia di una giovane zingara fuggita dalla Andalusia dove la madre è stata bruciata come strega, arrivata a Napoli la donna si innamora di un soldato seducendolo con il potere di attrazione del flamenco. Si continua il 28 febbraio con Ciro Formisano, autore de “L’Esodo”, romanzo nato dall’omonimo film diretto da Formisano, che ha vinto premi in Italia e all’estero, tra cui un Globo d’Oro, che tratta il problema degli esodati e le conseguenze della Legge Fornero. Giovedì 7 Marzo è la volta di Poetè Speciale Giornata Internazionale della Donna con Maria Cristina Orga, che presenta “Oggi Spose”, protagoniste Angela e Maria Cristina, due donne che si amano da oltre vent’anni e che il 9 maggio 2017 celebrano la loro Unione Civile in forma pubblica per offrire una testimonianza “culturale” a una società ancora imbarazzata dalle coppie omosessuali. A seguire Federica Tuzzi presenta “Più veloce dell’ombra”. Ancora un doppio appuntamento letterario giovedì 13 marzo, con Christian Coduto, autore di “Spalla @ Spalla” e Giuseppe De Martino che presenta “Il dolore in un sorriso”. Giovedì 21 marzo, Marco Antonio D’Aiutolo presenta “Mani di Mandarino”, mentre Paolo Di Petta, “I-Dentity Gen”. Il 28 marzo appuntamento con Pietro Ioia, che nel suo “La Cella Zero” racconta 22 anni in carcere e 20 istituti penitenziari diversi. Spacciatore del rione Forcella di Napoli, dalla bella vita con i soldi del narcotraffico è passato all’inferno del carcere di Poggioreale. Ancora giovedì 4 aprile, protagonisti saranno Christian Addattilo, autore de “La donna che visse due volte: la vertigine hitchcockiana tra letteratura e cinema” e Carlo Bordini che presenta il suo “Difesa Berlinese”. Si prosegue l’11 aprile con un doppio Poetè, Concetta Modica e Anita Pepe presentano “Di Sogni e di Chimere”, libro realizzato da una artista Concetta Modica e una giornalista Anita Pepe, che si traduce in un connubio di immagini e testi sull’amore idealizzato o perduto. A seguire, Marco Simonelli, presenta il suo “Le Buone Maniere”, in cui realizza un’ampia ricognizione sui modi e i metodi con cui l’individuo fin dall’infanzia viene ammaestrato alla socialità. Martedì 16 aprile, Andrea Simone presenta “Due uomini e una culla”, storia di Arma, nata il 2 agosto 2014, voluta e concepita da due papà. Giovedì 9 maggio, ultima presentazione con Antonio Fiorillo e Tonino Scala, autori de “L’ultimo rigore”, in cui ripercorrono quel 17 luglio 1994, finale dei mondiali di calcio, in cui Roberto Baggio tira il rigore più importante della sua vita, infrangendo non solo i suoi sogni, ma quelli di molti altri.
Come accaduto nelle precedenti edizioni, Poetè intende mettersi sulla stessa lunghezza d’onda del Mediterranean Pride of Naples 2018, un Pride dedicato alla fratellanza, alla sorellanza, alla solidarietà perché solo costruendo e determinando una società più solidale, potremo vivere in un mondo in cui l’amore trionfa finalmente sull’odio, sulla cattiveria e sulla prevaricazione. La manifestazione ha il sostegno morale della Regione Campania, della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli e il costante supporto di diverse associazioni e attori sociali – Arcigay Napoli, Arcigay Campania, Coordinamento Campania Rainbow, Lalineascritta, Napoligaypress, NPS, Fondazione Genere identità Cultura – i magazine Gay News e SenzaLinea e le Onoranze Funebri Bellomunno, rafforzano il sodalizio già esistente tra chi lavora quotidianamente nel rivendicare le ragioni di una società più inclusiva, le amministrazioni locali più attente a queste urgenze di civiltà e alcune espressioni del mondo dell’informazione e della società civile sensibili al tema dell’inclusione.
A sostenere la manifestazione anche l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, che ha deciso di sostenere la realizzazione della mostra-evento conclusiva di Vito Fusco, mettendo a disposizione la Casina Pompeiana in Villa Comunale. Il titolo della mostra, che si aprirà il prossimo 17 maggio, è “Stonewall: the Templie” e raccoglie 32 immagini scattate da Fusco nello storico locale omosessuale Stonewall Inn di New York, durante la settimana del Gay Pride del 2016, alcune delle quali hanno ricevuto già importanti riconoscimenti.