Posillipo censita dal mare alla collina attraverso tutti gli elementi concreti della sua forma urbana e architettonica. Italo Ferraro, autore della collana Napoli. Atlante della città storica, dedica il decimo volume dell’opera ad uno dei siti più belli e affascinanti della città, dove la potenza del mito e della storia si fondono con la straordinaria bellezza del paesaggio.
Con l’autore ne discuteranno venerdì 3 febbraio 2017 (ore 18:30) in un incontro pubblico presso il Circolo Nautico Posillipo(via Posillipo 5): Bruno Caccioppoli, presidente dell’Associazione Posillipo Evviva e lo storico dell’Architettura Francesco Divenuto.
730 pagine di accurate descrizioni, con innumerevoli disegni e foto, analizzano e catalogano, per la prima volta, la complessiva opera urbanistica del ‘900 dalla parte alta di Posillipo fino a Mergellina, al rione Sannazzaro-Posillipo; dall’insediamento romano che, al livello del mare, ha lasciato numerose testimonianze, a quello medievale con i quattro casali collinari: Santo Strato, Angari, Spollano e Villanova; dai palazzi rinascimentali e barocchi ai più recenti nuclei dell’800 e 900.
L’autore, nel rilevare il territorio, rincorre l’eco della cultura greca che ha influenzato tutta l’epoca antica di cui oggi si ha traccia a Posillipo, un esempio per tutti: la cavea del teatro romano di epoca augustea poggia al suolo seguendo esattamente i criteri di costruzione del teatro greco. Ed è proprio in questa visione ellenica che “Posillipo continua ad essere una terra per il corpo e per i sensi “ dice Ferraro e di “tregua dal dolore” proprio secondo l’etimologia del nome Pausilipon.
Il volume, pur facendo parte della collanaNapoli. Atlante della Città Storica,appartiene ad una nuova fase, quella dei territori esterni al nucleo originario della città, cominciata con il nono volume dedicato al Vomero mentre gli otto volumi precedenti (Centro Antico; Quartieri Bassi e il “Risanamento”; Quartieri Spagnoli e “Rione Carità”; Dallo Spirito Santo a Materdei; Stella, Vergini, Sanità; San Carlo all’Arena e Sant’Antonio Abate; Pizzofalcone e “Le Mortelle”; Chiaia), costituivano il corpo, concluso, del progetto originario dell’Atlante, così com’era concepito all’uscita del primo: Centro Antico, nel 2002. E dopo Vomero e Posillipo, Italo Ferraro ha intenzione di rivolgere lo sguardo ad Ovest e ad Est per abbracciare l’intero territorio comunale. La collana, dunque, si arricchirà in futuro di almeno due ulteriori volumi: uno relativo all’area occidentale comprendente Fuorigrotta, Bagnoli ed Agnano verso i Campi Flegrei e un altro rivolto a San Giovanni a Teduccio e Barra-Ponticelli verso le ville vesuviane, fotografando la situazione di fatto dell’antica capitale del Regno delle Due Sicilie, oggi territorio urbanizzato senza soluzione di continuità da Est a Ovest.