Dopo il successo della scorsa stagione riparte, al Teatro Diana di Napoli, la Scuola di Canto e Formazione Musicale diretta dal Maestro Armando Chartier. Si comincia venerdì 11 ottobre, con il nuovo corso che, anche quest’anno, si concentrerà sull’anatomia e la fisiologia dell’apparato fonatorio, fondamentali sia per la comunicazione sia per l’accrescimento dell’autostima.
“Non c’è alcun dubbio – spiega il Maestro –, insegnare canto a bambini e ragazzi significa non solo agire da un punto di vista artistico ma anche aiutare lo sviluppo di tutta la persona e, soprattutto lavorare sulla loro autostima, minata continuamente da rapporti non sempre facili tra adulti e coetanei. Il canto aiuta, infatti, a sviluppare la coordinazione, la capacità respiratoria e la consapevolezza del proprio corpo, oltre a potenziarne la memoria, la concentrazione e la sensibilità uditiva. Ed aiuta ad accrescere la consapevolezza di sé stessi, nonché a gestire le emozioni in modo costruttivo”.
Attenzione però a rispettare le fasi dello sviluppo vocale proprio dei più piccoli: “ Unapproccio sbagliato – dice Chartier – potrebbe causare danni alle corde vocali. Non a caso mi avvalgo dell’aiuto dei migliori logopedisti per correggere eventuali difficoltà legate alla fonazione e alla respirazione” .
E a giudicare dal successo ottenuto nella passata stagione, i futuri talenti napoletani si daranno appuntamento anche quest’anno al Teatro Diana di Napoli, dove, tra le nuove leve, ci sarà anche la nipote di Eduardo De Crescenzo, affidata direttamente all’esperienza del Maestro Chartier.
Che a Napoli è conosciuto, anche, per il lavoro certosino che svolge per i ragazzi nel Teatro San Gioacchino a Posillipo, dove nel 2017 ha fondato l’Accademia Teatrale eMusicale, tenuta a battesimo dall’amico Paolantoni.
Presidente dell’Associazione culturale Caracas, nel suo curriculum non mancanolaboratori esperienziali e di comunicazione teatralizzata all’Università Federico II e rappresentazioni teatrali nelle scuole dove, da circa trent’anni, porta testi del Settecento napoletano, riadattandoli per gli studenti. E, non ultimo, da giovanissimo,ha suonato in tv accanto a Franco Ricci, Gigi Finizio, Valentina Stella e Antonio Buonomo.
Un talento, poliedrico, ereditato dal papà: musicista e paroliere, che ha lavorato, tra gli altri, con Roberto Murolo e Sergio Bruni.
E una gavetta, bella lunga iniziata, a soli dieci anni quando entra al Conservatorio di Napoli dove si diplomerà in pianoforte.
Anche se di studiare all’epoca proprio non ne voleva sapere: “ Era impegnativo e richiedeva esercizio e disciplina ma preferivo il pallone e le ragazze. E me ne sono pentito”.
Per questo, “da grande”, Chartier si è dedicato anima e corpo ai ragazzi, dei quali conosce bene meriti e limiti. “Desidero – conclude – far capire ai più giovani come lo studio, il metodo e la disciplina, oltre al talento, possano trasformare, davvero, la passione in un mestiere”.