Un innovativo protocollo brevettato a tutela di operatori e cittadini dai rischi epidemiologici.
Caserta sarà la sede del primo Centro Italiano specializzato nella sterilizzazione dei dispositivi medici, basato sul brevetto internazionale SterOut, messo a punto nel 2009 da Antonio Della Valle, casertano, specialista in Chirurgia orale, Antropologia forense, coordinatore medico-legale del CESCRIN e docente universitario. SterOut è protocollo di metodologie per la sterilizzazione dei dispositivi medici riutilizzabili che garantisce elevati standard di affidabilità, sicurezza e tutela medico-legale.
La sterilizzazione funzionale, che oggi tra l’altro risponde ad importanti emergenze socio-sanitarie, integra l’uso di dispositivi nanotecnologici, tecnologie ‘green’, trattamenti in atmosfera controllata, recupero di acque e vapori a zero impatto ambientale, soluzioni nanomolecolari ad alto potere battericida, virucida, sporicida e all’introduzione della nuova figura dell’Operatore di Sterilizzazione (O.ST.), per la quale è stato attivato, su iniziativa di Della Valle, il primo Corso Europeo professionalizzante per Operatore Tecnico di Sterilizzazione presso l’Università UniCamillus di Roma.
Il progetto del Centro di Sterilizzazione, che rappresenta un’avanguardia tecnico-scientifica per l’intera Campania e il Mezzogiorno, ha trovato piena accoglienza, sostegno e grande condivisione da parte del Sindaco di Caserta Avv. Carlo Marino, con l’impegno ad individuare aree idonee ad una localizzazione ad elevata funzionalità logistica e proprio nei lotti prospicenti il costruendo Policlinico, un’area definibile strategica e completamente al servizio delle esigenze sanitarie non solo dei principali ospedali del Casertano, ma anche di tutte le numerose strutture private della Provincia di Terra di Lavoro.
Inoltre, molti consiglieri comunali ne hanno sottolineato il valore promozionale per il territorio, in termini di riscatto, innovazione scientifica e rinascita di competenze.
“Con questa iniziativa – dichiara il Sindaco Marino – avviamo un percorso innovativo che porterà nelle aree antistanti al Policlinico a realizzare un Polo tecnologico Sanitario, che può diventare un volàno di lavoro per i nostri giovani. Ci candidiamo a mettere questo centro e il polo sanitario come elementi della Next Generation EU, quale misura della innovazione tecnologica e della competitività del Sud”.
La Centrale di Sterilizzazione interessa tutti i settori che realizzano il ciclo biologico dello sporco su uno strumentario riutilizzabile. I campi di applicazione comprendono da una parte tutte le discipline mediche, sia umane che veterinarie; le specializzazioni chirurgiche, l’odontoiatria e la dermatologia; le attività biologiche, diagnostiche e laboratoristiche, nonché i lavori che presentano inferenze e aderenze con elementi organici, come nel caso i dispositivi riutilizzabili derivanti dai trattamenti estetici.
“Il Centro di Sterilizzazione – spiega Della Valle – risponde ad esigenze di carattere epidemiologico, per contrastare patologie emergenti e pregresse attraverso la completa disintegrazione dei virus e dei batteri; professionale, con l’acquisizione di nuovi profili in grado di stabilire il rischio biologico a monte, quando il dispositivo medico riutilizzabile entra nel Centro; tecnologico, basato sul controllo delle acque reflue, dei vapori saturi, dei profili energetici attivi; soprattutto del processo di certificazione del dispositivo e garanzia della sua affidabilità nel riutilizzo secondo modalità ‘track & trace’ che codificano il processo lungo tutto il percorso di sterilizzazione”.
La sterilizzazione in outsourcing, con l’affidamento della gestione globale presso la Centrale, consente inoltre una drastica riduzione delle spese gestionali migliorando la qualità e l’efficienza del servizio, il rispetto esclusivo ed avanzato delle normative che regolano la sterilizzazione, il controllo di personale che non risulta con competenza “probabile e possibile”, ma specificatamente specializzato, flessibilità e riduzione dei costi produzione. Inoltre i committenti, pubblici e privati, annullando di fatto i costi per i beni strumentali chirurgici ed il rischio di stoccaggio interno di forme virali e batteriche, potranno ricavare vantaggi fiscali per acquisto di prestazioni totalmente deducibili, riducendo la loro responsabilità dei caso di infezioni virali derivanti dall’uso di dispositivi medici. Si libereranno spazi tecnici ed aree che verranno riservate solo alle cure e non alla produzione di servizi.
“Se le infezioni nosocomiali sono un pericolo per la salute e se i virus mutano velocemente – conclude Della Valle –., questa battaglia si potrà vincere con metodologie all’avanguardia, con figure professionali ad elevata specificità formativa, con un modello di sicurezza razionale e con un’adeguata qualità e sostenibilità dei costi relativi a reali servizi ”.