Sante Cossentino: “Mi sono innamorato delle soap grazie a mia madre”

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di  Mariateresa Di Pastena

Da domenica  27 settembre  le soap e le fiction che negli anni passati  hanno  appassionato milioni di telespettatori non avranno più segreti: grazie a un’idea di Sante Cossentino, giornalista pubblicista, esperto del settore  sia  a livello nazionale che internazionale, nasce il programma ‘Mi amor soap’,  il primo dedicato esclusivamente appunto alle soap operas, che andrà in onda  su Donna tv, canale 62 del digitale terrestre, alle ore 17.00, ogni mese. 

A condurlo, gli abili presentatori,  già al timone del collaudato ‘Mi amor’, Daria Graziosi e Salvatore Sposito, che sveleranno, e faranno svelare dai protagonisti, i retroscena e le curiosità delle soap  storiche più amate, che  hanno allietato le nostre giornate. Tra queste (e chi non le ricorda?), Sentieri, Vivere, Centovetrine, Incantesimo, Capitol, Quando si ama, Santa Babara, ecc.

Tanti ospiti importanti, sia attori che addetti ai lavori, si alterneranno per ricordarle e ripercorrerle:  tra questi,  Maria Macina, producer italo-americana di Sentieri; Emanuela Tittocchia, bellissimo volto di Centovetrine; Fabio Massimo Bonini, che ha rivestito i panni di ben due personaggi  a Vivere ( quello di Mantegna e di Piersanti); Vincenzo Bocciarelli, attore di varie serie memorabili, come Incantesimo, Il bello delle donne, Orgoglio e Cinecittà .

Il programma sarà replicato sullo stesso canale Donna tv e si potrà vedere anche sul suo portale.  Inoltre,  sui vari social del canale televisivo si potrà curiosare nei  backstage. Abbiamo rivolto qualche domanda al suo autore, Sante Cossentino,  entusiasta  e instancabile, come sempre.

Da tanti anni sei impegnato nel mondo dello spettacolo,delle soap e delle fiction, non solo nazionali, come giornalista e addetto stampa. La passione e la cura con cui lavori sono sempre enormi e traspaiono dai tuoi occhi …  Immaginiamo, quindi, l’emozione nell’intraprendere questa nuova avventura, come autore di un programma ‘dedicato’…  Come e quando è nata la tua idea?

L’idea è nata parlando con i conduttori storici di ‘Mi amor’, Daria Graziosi e Salvatore Sposito, per creare un appuntamento  con le soap. La rete si occupa solo di telenovelas ed io volevo introdurre appunto le soap per accontentare quella fascia di pubblico appassionata a quest’altro genere di serialità al femminile e di cui io sono stato sempre appassionato. L’idea è stata accolta bene sia da loro che dalla rete, che ringrazio per quest’opportunità, perché sarà il primo vero programma dedicato interamente al mondo delle soap con curiosità e aneddoti

Questo genere, col passare del tempo, si è preso una bella rivincita sui pregiudizi e su chi lo considerava di serie b. Cosa pensi a riguardo?

Le soap appartengono a un genere storico. Sentieri, ad esempio, è nata nel 1937, è la madre di tutte le soap, è nel guinness dei primati, nata come sceneggiato  radiofonico  per poi passare in tv. E’ vero purtroppo che questo genere è stato  considerato di serie b, ma da lì sono stati lanciati, sia in America che in Italia,  il fior fiore degli attori, che si sono fatti strada nelle fiction e nel cinema. Quindi, non può essere considerato  affatto di serie b, piuttosto una palestra: prodotti molto dignitosi ideati da sceneggiatori che, nella storia, hanno creato bellissime storie, scusate il gioco di parole. Come dicevo,  ha lanciato grandi attori come Kevin Bacon, da Sentieri, che è anche un premio Oscar. Da altre soap  sono nate Meg Ryan, Julianne Moore,  Susan Sarandon, Robert De Niro, e l’elenco si allunga a dismisura. In Italia, ad esempio, pensiamo ad Alessandro Preziosi e Roberto Farnesi, che sono tra i volti più importanti della fiction italiana, e sono nati da due soap che hanno avuto maggior successo, in Italia, Vivere e Centovetrine. Quindi, ‘Mi amor soap’ vuole proprio raccontare quei successi, quelle storie, quei volti, il cui ricordo è ancora vivo nel cuore degli spettatori.  

Perché, secondo il tuo parere da esperto, ma anche da spettatore,  questo genere è così amato dal pubblico televisivo? Le storie narrate sono poi così lontane dalla realtà o, a volte, la vita reale supera la fantasia degli sceneggiatori?

In  realtà, le soap sono amatissime perché intanto rappresentano il sogno e, rispetto alle telenovelas, se la produzione lo decide, può farle continuare a vita. Basti pensare a Sentieri, che è durata settantadue anni, Beautiful  trentatré, Febbre d’Amore , che continua ancora da quarantasette  anni ed è la più vista in America. Il pubblico le ama perché si affeziona alle famiglie, alle loro storie, ai conflitti, ai personaggi, che diventano di famiglia, volti amici. Le storie sono perline che si intrecciano negli anni e che raccontano anche tematiche attuali come aids, omosessualità, alcolismo, cancro,  addirittura quello della clonazione. Quindi, spesso, sono vicine alla realtà. Beautiful, invece, è un po’ più fantasiosa, con intrecci sentimentali e sessuali, a volte anche all’interno degli stessi nuclei familiari. Ci sono soap che hanno davvero fatto la storia: Beautiful, Capitol, Quando si ama, Santa Barbara, che sono stati i titoli più importanti in Rai, e poi appunto Sentieri, General Hospital, Aspettando il domani, che erano le prime soap trasmesse, insieme a Febbre d’Amore. Da noi, invece, Vivere è la prima soap italiana, primo prodotto interamente made in Italy, e subito dopo Centovetrine,trasmesse entrambe su  Canale 5.

Ce ne sono alcune a cui sei più legato,magari perché ti ricordano dei periodi particolari del tuo lavoro o della tua vita?

Il legame più forte è quello con Sentieri e  Febbre d’amore: quest’ultima la guardavo con mia nonna e mia madre. Per quanto riguarda Sentieri, fui contagiato da mia zia Luisa, alla quale dedico tutto il progetto. Lei mi chiese di guardare alcune puntate e da allora non ho più smesso. Essere stato poi sui set di entrambe  è stato  fantastico: sono entrato nella villa dei protagonisti di Febbre d’amore,  un’emozione enorme! Sono legato a Capitol, ambientata nella politica, a Quando si ama, raffinata, che andava in onda nel pomeriggio sempre su Rai due.  In fondo è nato tutto in America. Però voglio spezzare una lancia per quelle italiane: io ho lavorato per Vivere e Centovetrine, per circa tredici anni, quindi per Mediaset, e sono state la mia più grande scommessa lavorativa,ciò che mi ha dato di più in assoluto! Tra le due, pur amandole entrambe, ho sempre preferito Centovetrine.. Poi sono arrivate quelle spagnole e le turche. Tra le due spagnole, Il segreto e Una vita, io sono più legato a quest’ultima,  ho imparato lo spagnolo e sono amico di tutti i protagonisti.

Sarai, naturalmente, presente, domenica 27 settembre, nella prima puntata di ‘Mi amor soap’, ricordiamolo su Donna tv, per tagliare il nastro ed inaugurare la bellissima passerella che sarà man mano calcata da tanti ospiti …

Certo …  La puntata comincia con i grandi Daria e Salvatore, che sono i volti della rete per quanto riguarda Mi amor, e che, dalle telenovelas  poi daranno vita ad un appuntamento mensile con  le soap. Nella prima puntata racconteremo com’è nata  l’idea,ci sarà Maria Macina, che è l’ultima produttrice di Sentieri. Lei è di origini italiane, mia grandissima amica, con la quale ho condiviso momenti lavorativi e personali, insieme a tutti i divi della soap. Ci saranno  altri ospiti, protagonisti di varie soap,  e parleremo di tutte quelle più seguite e maggiormente rimaste nella memoria, tra cui appunto Vivere, Centovetrine, Incantesimo e tutte quelle prima citate che, pur non essendo più in onda, sono nel nostro cuore.

Una  tua considerazione sul lockdown, conseguenza di questo terribile virus …

Il  grande periodo di lockdown e  la grande piaga di questo coronavirus  hanno colpito tutto il mondo, e anche tutti i set, dal cinema alla televisione, all’intrattenimento e alla lunga serialità. Tutti i set si sono fermati, Beautiful, in America, e quelli in Italia si son dovuti adeguare e uniformare alle norme di sicurezza per garantire il proseguo della attività, facendo molta attenzione, spendendo meno, perché il settore è in crisi.  Naturalmente ci vuole pazienza, ma piano piano  si riprenderà.  Anche per questo, vorrei infine,  ringraziare ancora, appunto, Donna tv, per la quale mi occupo di comunicazione, perché è l’unica rete dedicata a questi prodotti di serialità al femminile,  finalmente parlandone, e non limitandosi a trasmetterli, come è stato sempre fatto da altre reti. E grazie ancora a Mi amor, e ai conduttori, perché è l’unico programma in Italia dedicato ora anche alle soap, e in cui debutterò come autore! Non vedo l’ora.

E noi, caro Sante, ti facciamo un enorme in bocca al lupo!