di Marco Martone
Contro il Cagliari aveva dovuto superare l’atteggiamento ostruzionistico dei sardi, puniti dal gran gol di Milik al 90’. Contro la Spal, invece, il Napoli ha dovuto battere anche un arbitro particolarmente “distratto”, che annulla un gol regolare ad Insigne (l’intervento del difensore sul tiro di Mertens è intenzionale e rimette in gioco l’attaccante), poi sorvola su un rigore clamoroso, per un fallo di mano in piena area di rigore. Due errori che avrebbero potuto pesare, e tanto, se al 93’ Meret non avesse messo una pezza, con una parata strepitosa, ad un colpo di testa di Fares che sembrava indirizzato in fondo alla rete.
Una parata bellissima che salva il Napoli, in vantaggio con il gol di Albiol e replica a chi aveva cantato un nuovo de profundis nei confronti del portiere, ritenuto ancora non idoneo a giocare, per un misterioso problema alla spalla di cui, evidentemente, erano a conoscenza soltanto alcuni ben informati cronisti napoletani.
Meret invece ha giocato ed è stato l’assoluto protagonista, assieme allo spagnolo e al solito enorme Koulibaly, di una partita che il Napoli non ha giocato bene ma che alla fine ha vinto con merito, viste le occasioni create e le sviste degli arbitri e del Var.
Contro la Spal qualcuno si aspettava in campo Milik, altri annunciavano il ritorno in campo di Meret, altri ancora Ospina in porta. Avventurieri della notizia, come quelli che si sbilanciano in proiezioni di mercato che danno il Napoli smantellato già a gennaio. Koulibaly in Inghilterra, Hysaj al Chelsea, Allan al Psg. Sarà che le vittorie in serie stancano e lasciano poco spazio alla fantasia ma forse un po’ di prudenza, quando si fa informazione, non guasterebbe.
Pagelle: Meret 7, Hysaj 6, Albiol 7, Koulibaly 7,5, Ghoulam 5,5, Callejon 6, Rog 6,5, Hamsik 5, Zielinski 5,5, Insigne 5,5, Mertens 6, Ruiz 6, Diawara sv, Luperto 6. Ancelotti 6,5