Fanno sempre notizia gli ancora troppo numerosi incidenti sul lavoro, specie se con esito letale. Viceversa non fanno quasi mai notizia gli sforzi e i risultati di coloro che lavorano per la sicurezza, magari ideando sistemi innovativi per prevenire gli infortuni o per gestire in modo più efficace la formazione degli addetti alla sicurezza e dei lavoratori stessi.
Di modalità innovative per la sicurezza si discute venerdì 7 dicembre nel convegno nazionale sul tema “Progettare la sicurezza dei luoghi di lavoro, percorsi formativi, sistemi di gestione e case studies”. Appuntamento dalle ore 9 nella Basilica di San Giovanni Maggiore.
Il convegno è organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (presieduto da Armando Zambrano) e dall’Inail, in collaborazione con l’Ordine degli ingegneri di Napoli (presieduto da Edoardo Cosenza) e l’Inail, direzione regionale Campania (diretta da Daniele Leone).
I lavori si articolano in due sessioni. La prima darà una panoramica su alcune evoluzioni normative in materia di formazione e di standard volontari sui sistemi di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La seconda si focalizza alcuni casi di studio, in cui gli approcci metodologici ed operativi potranno costituire un bagaglio di conoscenze e approfondimenti utili per i professionisti che operano nel settore della sicurezza.
Proprio a Napoli per esempio è stato sviluppato un innovativo sistema, il Si.Sca, oggetto di una relazione al convegno, che consente di monitorare in tempo reale, mediante sensori radiocollegati, il corretto impiego dei dispositivi di protezione individuale e anche di segnalare incidenti. Il Si.Sca. è nato da una collaborazione tra Inail direzione regionale Campania, Comitato paritetico territoriale (Cpt, ora Centro formazione e sicurezza, presieduto dall’ingegner Paola Marone), Università Federico II e Ordine degli Ingegneri. Si tratta di un sistema flessibile ed espandibile, che può anche essere adattato ad alcune esigenze di protezione civile: ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti ed è stato anche validato come “buona prassi” dalla Commissione Consultiva Permanente per la Sicurezza sul lavoro. Di recente Si.Sca. è diventato anche un’app che consente di utilizzare il sistema via bluetooth semplificando le procedure di telecontrollo, migliorandone l’efficienza e riducendone i costi.
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