Inaugurato a Napoli, in via Tribunali, l’ambulatorio medico “Purgatorio ad Arco” nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. Il presidio sanitario poli-specialistico della Fondazione Massimo Leone onlus, ospitato dall’Opera Pia Purgatorio ad Arco onlus, offrirà visite specialistiche completamente gratuite alle persone in stato di povertà e marginalità sociale. All’inaugurazione sono intervenuti: Vincenzo Santagada, assessore alla Salute e al Verde del Comune di Napoli e presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, Giuseppe d’Acunto, presidente Opera Pia Purgatorio ad Arco onlus, e Carlo Antonio Leone, presidente Fondazione Massimo Leone onlus. Ha moderato Antonello Perillo, vicedirettore TGR RAI nazionale.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che non è potuto essere presente per impegni istituzionali ha inviato il suo augurio: “Il Comune di Napoli accoglie con grande gioia la riapertura dell’Ambulatorio medico del Purgatorio ad Arco storico presidio sanitario nel centro storico di Napoli e in particolare plaude alla capacità di fare rete: l’Ambulatorio della Fondazione Massimo Leone presenza preziosa per la cultura della cura e l’assistenza alle fasce più deboli della nostra città, ha una nuova casa e questo significa più assistenza, più assistiti e soprattutto il rinnovo di quella cultura della solidarietà che è una delle caratteristiche della nostra città”
Un momento storico per l’ambulatorio, nato negli anni venti e che negli stessi luoghi ebbe S. Giuseppe Moscati come consulente dell’allora Istituto di Rigenerazione Fisica, che operava per la cura degli infermi poveri. Oggi riapre grazie all’incontro tra la Fondazione Massimo Leone onlus e Opera Pia Purgatorio ad Arco onlus, che ha concesso i locali per attivare progetti innovativi in area medica.
“È una grande iniziativa, a contrasto del fenomeno della povertà sanitaria, che si cala perfettamente nei progetti che come Comune stiamo cercando di portare avanti. Come ha già annunciato il Sindaco nel 2023 partiremo con una programmazione mensile, utilizzando un camper della Salute, che stiamo per acquistare, con cui andremo nei vari territori, attraverso il coordinamento delle Municipalità, per portare servizi sanitari gratuiti di tipo specialistico, grazie all’aiuto di medici volontari. È un momento per far sentire la presenza delle istituzioni”: ha dichiarato Vincenzo Santagada, assessore alla Salute e al Verde del Comune di Napoli.
Durante la cerimonia è stata presentata anche un’opera inedita ritrovata nei depositi dell’Opera Pia che promuoveva una Lotteria Nazionale nata per sostenere proprio l’Istituto di Rigenerazione fisica.
La Fondazione Massimo Leone onlus, che dal 1997 si occupa di fornire assistenza medica gratuita a persone senza dimora, in grave marginalità sociale e in stato di indigenza, potrà implementare le sue attività ambulatoriali in un luogo che storicamente ha svolto questo ruolo e ha aperto le porte alle famiglie e alle persone in stato di povertà.
Presso l’ambulatorio, la cui sede operativa è in vico Storto Purgatorio ad Arco, 15, la Fondazione offrirà diverse visite specialistiche odontoiatriche, cardiologiche, dermatologiche e consultazioni per l’area della medicina generale, dell’otorinolaringoiatria, pneumologia, ginecologia, oculistica, psichiatria con azioni di orientamento e filtro al Servizio Sanitario Nazionale.
Un ampio spazio di 200 mq, ristrutturato e allestito dall’Opera Pia, 5 sale attrezzate con apparecchiature mediche tecnologicamente avanzate, un reparto odontoiatrico completamente nuovo con doppia poltrona, creato dalla Fondazione, a servizio del maggior numero di pazienti possibili e con attese limitate, bagni per disabili e spogliatoi per il personale.
“L’Opera Pia Purgatorio ad Arco, antica istituzione laica fondata all’inizio del 1600, è da sempre al servizio dei più deboli – dichiara Giuseppe d’Acunto, presidente dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco onlus. Il nostro poliambulatorio oggi si rinnova e si arricchisce di importanti specializzazioni, come l’odontoiatria, grazie ad una nuova sinergia con la Fondazione Massimo Leone. L’Opera Pia Purgatorio ad Arco e la Fondazione Massimo Leone propongono e realizzano attività di prevenzione, cura ed assistenza socio-sanitaria gratuita a favore delle persone non abbienti senza discriminazione di razza, sesso e religione. Unitamente alle altre attività sociali e culturali promosse e organizzate ormai da molti anni direttamente, o in regime di convenzione con altre associazioni, l’Opera Pia Purgatorio ad Arco rinnova e arricchisce i propri fini statutari e, in tal modo, si è fortemente radicata tra le persone del territorio, che riconoscono in essa un luogo dove si trova accoglienza, si riceve aiuto, si vive e ci si forma, in definitiva un luogo da proteggere e da accudire”.
Le attività saranno rese possibili anche grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, che finanzia il progetto “Opera 5” di cui l’ambulatorio rappresenta un’importante azione, e il supporto di Kineton per l’automazione e l’avanguardia.
“Un lavoro di rete e sinergia ha permesso di raggiungere questo importantissimo obiettivo – spiega Carlo Antonio Leone, presidente Fondazione Massimo Leone onlus. Ringrazio l’Opera Pia Purgatorio ad Arco per aver in maniera illuminata messo a disposizione e ristrutturato gli spazi in cui avviare il servizio, ringrazio la società Kineton, brillante start up napoletana che, con una spiccata sensibilità sociale, ha permesso l’acquisto di tutte le attrezzature odontoiatriche e la Fondazione con il Sud che, credendo in questo progetto, erogherà fondi per i prossimi 30 mesi a sostegno della lotta al contrasto della povertà sanitaria. Un sincero ringraziamento va infine a tutti i medici volontari che con il loro impegno e professionalità curano e cureranno ogni persona che si affiderà a noi. L’ambulatorio rappresenta un presidio territoriale a servizio di tutte le persone in difficoltà, un servizio di eccellenza volto a garantire un diritto imprescindibile e fondamentale per tutti: una salute democratica ed accessibile senza discriminazioni”.
I pazienti che saranno accolti, supportati e visitati presso l’ambulatorio medico “Purgatorio Ad Arco” arriveranno in struttura sia attraverso azioni di orientamento da parte di diverse realtà territoriali con cui la Fondazione Massimo Leone si interfaccia sia tramite richieste spontanee da parte delle singole persone che verranno accolte previo colloquio di conoscenza, volto a capire la difficoltà di accesso alle cure mediche garantite dal sistema nazionale. I pazienti saranno anche indirizzati, attraverso un’attenta analisi della domanda, ai vari altri servizi della Fondazione Massimo Leone, attivando una presa in carico sociale integrata.
Per l’occasione Pumaver srl, azienda specializzata nei servizi di facility management, ha sponsorizzato la risistemazione delle scale e delle aree laterali dell’accesso al Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco con fioriere e piante che andranno ad accogliere coloro che visitano la meravigliosa chiesa del Seicento, nota a tutti come la chiesa delle anime pezzentelle.
LA FONDAZIONE MASSIMO LEONE ONLUS
La Fondazione Massimo Leone onlus nel corso degli ultimi 25 anni ha fornito una risposta concreta in tema di diritto alla salute, grazie al Centro di assistenza sanitaria polispecialistica ambulatoriale “Beato Luigi Palazzolo”, che si è strutturato nel tempo come un centro a bassissima soglia in cui sono stati accolti pazienti italiani e stranieri in situazione di povertà estrema. Oltre a prestazioni gratuite di medicina generale e specialistica, ha proposto nel corso degli anni un’intensa attività nel campo delle prestazioni odontoiatriche prevedendo anche interventi ricostruttivi completamente gratuiti.
Dal 1997 ad aprile 2022 il totale delle prestazioni erogate è di 13.176. Ad oggi si sono susseguiti oltre 100 odontoiatri e medici specialisti che volontariamente hanno messo a disposizione la loro professionalità.
L’opera della Fondazione è importante per sopperire a molti bisogni sanitari primari, soprattutto nei casi in cui è difficile accedere al servizio pubblico: il costo del ticket, anche minimo, per molte persone in stato di povertà estrema è un reale sbarramento alla possibilità di cura, così come la mancata residenza genera un limite all’accesso delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale e nell’assegnazione del medico di base e di conseguenza nell’espletamento di tutte le pratiche relative alla richiesta di visite ed esami diagnostici.
La Fondazione ora aggiunge un importante tassello nel cuore del centro storico di Napoli e raggiunge un traguardo rilevante che implementerà le attività di ascolto, accompagnamento e reinserimento delle persone più sfortunate, per dare risposte concrete al problema della marginalità sociale che investe il territorio.
LA STORIA DELL’AMBULATORIO MEDICO DELL’OPERA PIA
La storia dell’ambulatorio medico “Purgatorio Ad Arco” è intrecciata a quella dell’Istituto di Rigenerazione Fisica, nato il 7 luglio 1926, per opera dell’amministrazione ordinaria dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco e del commissario prefettizio di allora Giovanni Conti che ottenne anche una sovvenzione governativa di 60.000 lire per lavori di fabbrica ed arredamento dell’ambulatorio. L’Istituto aveva il compito di dare un supporto alle opere di assistenza medica già fornite dall’Opera Pia, principalmente a domicilio, e ampliare l’assistenza ospedaliera esterna, mantenendo fede agli scopi che i fondatori si erano prefissati: soccorso agli ammalati ed ai bisognosi e opere a suffragio delle anime del Purgatorio con celebrazione di Sante Messe nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
L’Istituto di Rigenerazione Fisica era suddiviso in quattro sezioni: diagnostica, terapeutica, assistenza a domicilio e ricovero in ospedale. La sezione diagnostica prevedeva due sale di osservazione degli infermi, due gabinetti di analisi chimiche e batterioscopiche e un reparto radioscopico e radiografico. La sezione terapeutica prevedeva dieci reparti, dal chirurgico all’oftalmico fino al pediatrico, mentre l’assistenza a domicilio era prevista per le sezioni della città ad esclusione dei “villaggi” e prevedeva anche l’assistenza delle gestanti a domicilio. Il ricovero in ospedale era attuato mediante un contratto con l’Ospedale Elena d’Aosta gestito dal Pio Monte della Misericordia.
All’Istituto erano addetti un direttore sanitario, quattro medici ordinari, due medici incaricati (analista e radiologo) dieci sanitari onorari e due coadiutori a titolo gratuito e vi erano tre infermieri e quattro suore, per un totale di 26 persone che costavano 35.560 lire all’anno e che effettuavano un numero elevato di interventi. Fra i medici vi era Giuseppe Moscati, ma anche alcuni dei più importanti e rinomati dottori in servizio della città, come il prof. Mario Zappacosta, Aurelio Smurra e Vittorio Cianci.