La mostra, ospitata dalla Biblioteca Nazionale di Palazzo Reale, è inserita nel programma di eventi dell’Incontro Abi per lo sviluppo del territorio, in programma a Napoli dal 15 al 19 novembre:
Celebrare l’arte, la bellezza dei territori, la storia e le tradizioni locali: questo l’obiettivo della mostra “Terre da sfogliare. Arte, storia e territorio della Campania attraverso i libri delle banche”, in programma a Napoli da martedì 15 a sabato 19 novembre. Presso la Biblioteca Nazionale a Palazzo Reale si potranno ammirare e sfogliare oltre 200 opere pubblicate dalle banche in Italia, volumi di pregio che propongono una serie di letture originali e talvolta sorprendenti su Napoli e sulla Campania. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta dalle 9.00 alle 18.30 da martedì a venerdì e dalle 9.00 alle 13.30 nella giornata conclusiva.
“Terre da sfogliare” è parte del programma della tappa napoletana degli Incontri Abi per lo sviluppo del territorio, viaggio attraverso l’Italia avviato dall’Associazione Bancaria Italiana nel 2011 che coinvolge le comunità locali in momenti di incontro, informazione, dialogo e valorizzazione della cultura con l’obiettivo di evidenziare il patrimonio di esperienze, professionalità ed energie che le banche mettono a disposizione dei propri territori di riferimento. La mostra intende offrire ai cittadini di Napoli e della Campania, come pure a turisti in visita nella città partenopea, l’opportunità di apprezzare una selezione ragionata dei più prestigiosi volumi che raccontano queste terre provenienti dal patrimonio librario dell’Abi. I testi provengono dalla Biblioteca dell’Abi Stefano Siglienti, che conserva la gran parte dei libri pubblicati dalle banche operanti in Italia e testimonia l’impegno del mondo bancario nella promozione e nella tutela dell’arte in ogni sua forma, inclusa l’editoria di pregio.
I volumi esposti, scelti con l’obiettivo di offrire in visione i testi più significativi in cui sono celebrate le grandi bellezze della regione, trasmettono – come altronde avvenuto in analoghe esposizioni organizzate in precedenza dall’Abi in Friuli-Venezia Giulia, Molise, Lombardia e Sicilia – la volontà degli istituti bancari di investire sulla cultura e sulla valorizzazione del patrimonio artistico e naturale del territorio. In questa occasione assume una speciale rilevanza la localizzazione della rassegna, ospitata dalla Biblioteca nazionale di Napoli, istituzione culturale di grande prestigio, per la sua storia (fu fondata nel XVIII secolo), le sue collezioni e il legame peculiare con alcune figure di grande rilievo come Benedetto Croce. La mostra pone bene in evidenza che anche in Campania, come nel resto d’Italia, il contributo delle banche all’editoria e quindi alla ricerca scientifica e storica è stato di tutto rilievo. Senza le banche sarebbero probabilmente mancate pagine importanti sulla storia e la cultura locale. Si tratta di un’editoria peculiare, che non trova riscontro alcuno all’estero e gode di grande reputazione internazionale. La mostra è organizzata in cinque sezioni, in cui sono rispettivamente raggruppati libri che narrano di territorio, architettura, storia, arte e di una peculiare manifestazione della cultura e della devozione popolare napoletana e italiana come il presepe.
TERRITORIO
Tra i molti volumi collocati nella prima sezione della mostra due sono le opere di particolare pregio: Campi Phlaegraei, riproduzione anastatica del 1985 di un originale edito nel 1776, e Il golfo di Napoli, uscito nelle edizioni Il Polifilo. Autore di Campi Phlaegraei è William Hamilton, ambasciatore plenipotenziario di sua Maestà Britannica alla Corte di Napoli e membro della Royal Society di Londra. Corredato da oltre 50 tavole di grande bellezza, il volume esprime la straordinaria fascinazione diffusa nell’Europa del Settecento per Napoli, considerata all’epoca città “incomparabile”. Il golfo di Napoli raccoglie una serie di bellissime ‘gouaches’ (quadri realizzati con una particolare tecnica a tempera) che raffigurano scenari suggestivi della regione: da Marechiaro a Posillipo, dall’arsenale di Napoli a Santa Lucia, dal golfo di Pozzuoli al tempio di Venere a Baia, da Paestum a Pompei, fino all’eruzione del Vesuvio il 22 ottobre 1822. Senza ovviamente tralasciare Ischia, Procida e Capri.
Che la Campania sia terra ricca di storia e poliedriche bellezze non è un mistero. Così come non è insolito raccontarla partendo da quello che viene considerato cuore e motore della sua storia ultramillenaria: il Vesuvio. Il vulcano per eccellenza ha acceso espressioni artistiche di ogni genere, dalla pittura alla poesia, dalla scultura alla letteratura. Questa realtà fortemente caratterizzante del territorio campano è solo uno dei temi affrontati dalla mostra, che riesce a offrire ai visitatori visioni davvero uniche grazie a opere come Bound for Naples: Impressions of three journeys, volume attraverso cui ci parlano a distanza di secoli tre viaggiatori britannici del calibro di Dickens, Scott e Shelley, e Siren Land, con illustrazioni di Diefenbach e introduzione di Alberto Moravia. Nella sezione Territorio trovano infine posto diverse altre peculiarità: numerosi volumi sul corallo, diverse opere sul mare e in particolare sul golfo di Napoli, libri sulle straordinarie ricchezze archeologiche campane ma anche testi molto particolari, come quello dedicata alle Vie francigene del Sud Italia.
ARTE
In questa sezione sono celebrati numerosi grandi artisti che hanno intrecciato il loro percorso con quello di Napoli e della Campania. A partire dai diversi volumi su Caravaggio, che visse a Napoli in due diversi periodi e soprattutto vi realizzò il suo ultimo dipinto, il martirio di Sant’Orsola, ospitato proprio nel palazzo di una banca. Altri importanti libri sono dedicati a Salvador Rosa, Nicola Spinosa, all’olandese Anton Sminck van Pitloo.
Spicca poi la presenza di numerosi volumi sulle cosiddette ‘arti minori’, che nelle precedenti esposizioni organizzate dall’Abi in altre parti d’Italia non erano mai stati esposti e rappresentano quindi una peculiarità dell’ambito campano. Basta scorrere i titoli per avere una prima impressione della varietà dei temi trattati: la miniatura francese, il mobile napoletano del Settecento, l’oreficeria medioevale in Campania, i romanzi cavallereschi miniati, la ceramica di Cerreto Sannita, l’arazzeria napoletana, le miniature napoletane del Rinascimento, la maiolica napoletana dell’età barocca, l’arte del legno in Irpinia, la scenografia napoletana dell’Ottocento. Numerosi, in particolare, i volumi su maioliche, porcellane e ceramiche, fra cui ovviamente quelle di Vietri.
ARCHITETTURA
Questa ulteriore sezione della mostra accoglie diversi volumi di grande interesse: uno, ad esempio, ricostruisce in modo estremamente analitico la sistemazione urbanistica di Napoli dopo l’epidemia di colera del 1884. Vi sono poi libri dedicati all’architettura religiosa campana che raccontano il Duomo di Ravello, le Cattedrali di Caserta e Avellino, la Certosa di San Giacomo a Napoli, opere sulla Reggia di Caserta, sulla Benevento romana e longobarda, sulle città termali, sulle piazze e sui palazzi di Napoli, fra cui meritano una menzione i palazzi storici delle banche, che abbelliscono tantissime città d’Italia.
STORIA
Nel settore della mostra dedicata ai volumi storici trovano posto alcuni significativi testi, tra cui un bellissimo volume sulla Rivoluzione di Napoli nel 1797, corredato da dipinti di grande interesse, un altro sulla Scuola Medica Salernitana, un altro ancora sull’esercito napoletano nel 1832. Vanno poi rimarcate numerose opere sulla storia economica di Napoli e della Campania, con riflessi sull’Italia e l’intera Europa. Ci sono numerosi volumi sulla storia del Banco di Napoli: testi di grande prestigio, che ricostruiscono la storia del Banco ma anche del territorio e delle sue vicende economiche, dall’età moderna al processo di industrializzazione.
Troviamo poi opere di grandi maestri della storia edite con il sostegno delle banche, tra cui pregevoli studi di Luigi De Rosa, di Pasquale Villani, di Domenico Demarco e altri. Spiccano, andando indietro nei secoli, due volumi con le lezioni di commercio dell’Abate Genovesi, primo titolare di una cattedra di economia in Italia nella seconda metà del Settecento. Ovviamente non c’è solo Napoli. Tra i libri esposti figurano ad esempio diversi volumi su Salerno, come Salerno tra cronaca e storia: antologia di immagini commentate da fine Ottocento a meta Novecento, 1944, Salerno Capitale e altri.
PRESEPE
Tradizione di assoluta rilevanza, con implicazioni religiose, artistiche, culturali e artigianali, l’arte del presepe ha meritato una sezione ad hoc all’interno della rassegna. Le opere esposte riguardano in primo luogo il presepe a Napoli e nel Regno delle due Sicilie, con un approfondimento anche in inglese. I volumi esposti mettono a confronto la tradizione locale con quella pugliese e siciliana. Insieme ad essi è esposto un volume sul Natale, che celebra la festività attraverso il racconto degli scrittori italiani: da Jacopo da Varagine a Gabriele d’Annunzio, da Gregorio Magno a Eduardo De Filippo, da Tommaso Campanella a Italo Calvino.