di Marco Martone
Non era facile scendere in camp0 da terzi in classifica, dopo l’ennesima vittoria targata Totti di una Roma caparbia si, ma anche tanto fortunata. Non era semplice avere ragione di un’Atalanta scesa al San Paolo per fare la sua onesta partita, pur senza strafare. Il Napoli però l’ha vinta la gara, con meriti che vanno molto al di là dello striminzito 2-1 che ha chiuso le ostilità. La squadra di Sarri ha gettato al vento almeno sette occasioni da gol nitidissime, per la leziosità di alcuni attaccanti, Insigne e Callejon, ma anche il subentrato Mertens, per sfortuna, vedi la traversa di Allan e infine per la bravura di Sportiello, portiere che il prossimo anno potrebbe fare da riserva a Reina, capace di fermare in maniera quasi miracolosa le conclusioni a botta sicura di Mertens e di El Kaddouri sul finire della partita.
Tante occasioni sprecate che potevano costare molto caro, se Borriello allo scadere avesse indirizzato meglio il suo colpo di testa, fortunatamente finito tra le braccia del portiere azzurro. Una partita dominata dal Napoli e da Gonzalo Higuain, autore di due gol e di una prestazione strepitosa, ma che poi la formazione di casa ha maledettamente complicato con l’autorete di Albiol, sulla quale pesano anche l’errore di Koulibaly e la poca reattività, ma questo ormai non è una novità, di un distratto Reina. Il successo comunque è oro colato per la squadra di Sarri, che ricaccia indietro le velleità dei giallorossi e rimanda tutto alla trasferta di Torino con i granata, crocevia fondamentale per i destini di una stagione che il gruppo sarriano merita di terminare al secondo posto. Non sarà però facile, perché Ventura e Cairo non faranno regali e ci sarà da invertire la tendenza negativa delle ultime trasferte, che hanno visto il Napoli soccombere con Udinese, Inter e Roma. Tre punti a Torino saranno obbligatori però, perché la squadra capitolina avrà l’impegno casalingo con il Chievo e difficilmente fallirà l’appuntamento. Soltanto una vittoria, quindi, metterà al riparo da brutte sorprese, in vista dell’ultimo impegno casalingo con il Frosinone, concomitante alla trasferta della Roma contro il derelitto Milan di Brocchi, inteso come allenatore dei rossoneri…
Con la formazione di Ventura ci sarà da essere più cinici sotto rete, meno egoisti, soprattutto meno leziosi a ridosso dell’area. Il Toro va matato prima che possa diventare pericoloso. Grande attenzione alla partita, dunque, e un orecchio alla radiolina, come si faceva una volta, nell’attesa di buone notizie dall’Olimpico.