Trent’anni di trapianti in Campania

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Trent’anni di trapianti in Campania, più di 3.000 le vite salvate. Pierino Di Silverio (CRT): «Compiuti enormi passi in avanti, ma è ancora forte la resistenza culturale alla donazione». Monaldi eccellenza per i trapianti di Cuore, Anna Iervolino: «Un nuovo reparto sarà interamente dedicato ai pazienti in attesa d’intervento».

«In Campania c’è ancora una forte resistenza culturale alla donazione degli organi, sebbene nell’ultimo anno la situazione sia decisamente migliorata. Uno stato di cose che stiamo cambiando, lavorando con le scuole ed educando i giovani sull’importanza della donazione». È un vero e proprio appello alla donazione quello lanciato da Pierino Di Silverio (coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Campania – CRT) in occasione della celebrazione dei 30 anni di attività del Centro. Nel corso dell’evento, tenutosi stamani presso l’Aula Magna dell’Ospedale Monaldi, con la partecipazione del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che ha presentato la “Tessera del Donatore”, il tema dell’assenso alla donazione è emerso in tutta la sua forza. Guardando alle dichiarazioni lasciate in vita dai cittadini e registrate presso il sistema informativo trapianti del Ministero della Salute, in nessuna provincia (ad eccezione di Salerno, dove la percentuale di sì è del 60,7) si arriva al 60% di consenso. In particolare, in provincia di Napoli il consenso si attesta al 59,7%; in provincia di Avellino al 59,5%, in provincia di Benevento al 54,9%, in provincia di Caserta 52,7%. In totale, in Campania, si sono espressi sulla volontà o meno di donare gli organi 1.753.019 e di questi 1.046.779 hanno scelto per il sì.
Ad oggi sono 640 i pazienti che attendono ancora un organo in regione. Sotto il profilo dell’organizzazione, un segnale forte e un esempio virtuoso arrivano proprio dall’Azienda Ospedaliera dei Colli, dove molto è stato fatto per migliorare i percorsi e il livello d’assistenza. «La qualità di un Centro trapianti si misura per numero ed esiti degli interventi», spiega il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, avvocato Anna Iervolino. «Il Centro Trapianti di Cuore del Monaldi, quest’anno, si è distinto per entrambi gli indicatori. A questo si aggiungono la prospettiva di un nuovo reparto che sarà a breve inaugurato e percorsi di cura multidisciplinari che rispecchiano gli standard dei Centri internazionali più all’avanguardia».
«La resistenza culturale può essere vinta con una valida azione di counseling e di sensibilizzazione», prosegue Di Silverio. «Nelle ASL Campane, dove sono operativi gli Sportelli Amico Trapianti, i dati sono di segno diametralmente opposto, si registra un tasso di consenso alla donazione del 97,3%, rispetto all’87,2 del dato nazionale (riferito alle ASL)».
Decisamente positivo il bilancio dei trapianti effettuati in regione Campania dal 2001 – anno in cui è stato istituito il sistema informativo trapianti – ad oggi. Gli interventi sono stati 2.941, di questi 553 sono stati trapianti di cuore, 1.006 di fegato e 1.382 di rene (39 da donatore vivente). In un momento di grande crisi del sistema sanitario, con difficoltà di accesso alle cure e disinvestimenti la Regione Campania continua a garantire i LEA, ma anche un’assistenza d’eccellenza che ha ridotto negli anni la mobilità passiva.
Basti pensare al numero di trapianti di rene, che in un solo anno sono raddoppiati, o ai trapianti di cuore e di fegato, aumentati del 10% nello stesso lasso di tempo. In Campania è stata anche creata una rete di trapianto di midollo che vede i professionisti migliori di Europa. Importante l’attività di formazione portata avanti dal CRT con le scuole. Non è un caso che alla celebrazione dei 30 anni di attività hanno preso parte oltre 200 studenti provenienti da 5 istituti: Liceo Alberti, Liceo Caccioppoli, Giovan Battista Vico, Melissa Bassi e Giustino Fortunato. Studenti coinvolti nel progetto “La vita è il dono più bello che ci sia”, che ha coinvolto 3.500 ragazzi in tutta la Campania, sensibilizzati sull’importanza della donazione degli organi. Un’azione che il Centro Regionale Trapianti ha rafforzato anche siglando protocolli di intesa con l’Ordine dei Farmacisti, l’Ordine dei Medici e (presto) con l’Ordini degli Infermieri.