Difendere e tutelare i beni culturali, soprattutto in una città come Napoli, dotata di uno straordinario patrimonio, è un compito che riguarda tutti. Anche i notai sono chiamati a fare la loro parte, soprattutto in tema di circolazione giuridica dei beni, che, assieme al commercio e alla trasmissione in ambito nazionale ed internazionale, costituisce una materia la cui disciplina è particolarmente complessa.
Proprio per la delicatezza del tema, il Consiglio Notarile di Napoli per esaminare i problemi da un punto di vista interdisciplinare, ha organizzato nella sala Filangieri dell’Archivio di Stato un convegno, al quale, assieme ai notai, guidati dal presidente Giovanni Vitolo, dal Consigliere Nazionale, Antonio Areniello e dal Consigliere della Cassa del Notariato, Vincenzo Pappa Monteforte, hanno partecipato il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca, l’Avvocato dello Stato, Daniela Canzonieri e il prof. Marco Musella della Federico II. Sono intervenuti anche la Direttrice dell’Archivio di Stato, Candida Carrino, i notai Dino Falconio e Matteo D’Auria, consiglieri distrettuali, e Rolando Quadri, ordinario di Diritto Privato alla Federico II.
‘’Il notariato – ha spiegato il presidente Vitolo – entra in gioco nel momento in cui il bene vincolato è oggetto di prelazione da parte della Soprintendenza. Il nostro compito è quello di mettere in campo l’esperienza giuridica e la competenza multidisciplinare per tecniche contrattuali che siano adeguate alla circolazione del bene e che rientrino nell’ambito di quella che è la normativa del codice del 2004 sui beni culturali. Però poi al di là di quello che è di immediata evidenza, cioè il notaio che interviene sulla circolazione del bene vincolato, ci sono tanti altri aspetti che ci coinvolgono, come ad esempio l’attività formativa che facciamo nell’ambito del controllo di legalità e di partecipazione alla vita comune e alla vita cittadina”.
- Ance, Federica Brancaccio è la nuova presidente
- Industriali con American Chamber of Commerce