(di Marco Martone) – Un presidio per testimoniare solidarietà al Metropolitan e per dimostrare che c’è una Napoli che non si arrende alla mortificazione dei simboli culturali della città. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di cittadini e personaggi vip si è svolta questa mattina nei pressi del cinema teatro di Chiaia per chiedere la riapertura. La chiusura di questo storico presidio culturale, voluta dalla Banca Intesa San Paolo, è una perdita inaccettabile per Napoli, è stato ribadito nel corso della mattinata. Il Metropolitan non è solo un cinema, ma parte della identità e memoria collettiva.
Nonostante le innumerevoli recenti proiezioni, che hanno visto come ospiti attori e registri di calibro internazionale (da Sorrentino a James Franco), l’insostenibilità economica della gestione della sala hanno portato alla fatidica decisione di chiudere l’attività. Nel corso dell’ultimo anno si sono spesso intravisti barlumi di speranza, più accecanti che affidabili: le iniziative del deputato verde Francesco Emilio Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli; i decreti dell’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e del sindaco Gaetano Manfredi, volti a preservarne quantomeno la destinazione d’uso (con vincolo culturale). Intanto, seppur spento e disabitato, il Cinema Metropolitan continua ad essere sentito come “il cuore pulsante della cultura cinematografica napoletana”.