di Marco Martone
Questa volta il Napoli non risponde alla Juve, non al 4-1 con cui i bianconeri hanno regolato il derelitto Torino di questi tempi. No, questa volta la squadra di Sarri replica direttamente all’arbitro Rizzoli e alle sue, non tanto discutibili quanto stravaganti interpretazioni del regolamento, che hanno pesantemente condizionato la gara di Torino e, speriamo no, anche l’esito del torneo. Vada per il gol annullato a Maxi Lopez, regolare ma soltanto di pochi centimetri (e con la Juve non sempre basta). Quello che lascia interdetti è l’atteggiamento dell’arbitro nei confronti di Bonucci, al quale viene permesso tutto e il contrario di tutto, anche andare a fare il mafiosetto, testa a testa, con lo stesso Rizzoli, reo di aver concesso un rigore sacrosanto agli avversari, senza che nessuno gli vada a ricordare che un calciatore (normale) certe cose non le può fare. La ciliegina sulla torta, però, è stata la mancata espulsione, per doppia ammonizione, di Alex Sandro, autore del fallo da dietro che ha portato al penalty per i padroni di casa. In questo modo il campionato diventa una lotta impari, anche per un Napoli che continua a dare spettacolo, grazie alla forza d’animo di una squadra che sa soffrire, reagire e vincere, spinta dall’entusiasmo dei suoi tifosi e da un marziano di nome Gonzalo. Contro al Genoa è andata come già accaduto con Sassuolo, Empoli e Chievo. Errore difensivo e gol degli ospiti, poi la reazione di un gruppo che non si arrende mai e che sa essere più forte anche della proprie disattenzioni. E così, a fronte di un primo tempo giocato decisamente sotto tono, il Napoli è tornato in campo nella ripresa trasformato e deciso a fare sua la gara. L’uno due di Higuain, alternato a una serie di occasioni da una parte e dall’altra, è stato il coronamento di una partita giocata con grande coraggio e con al spregiudicatezza necessaria. Qualcosa si è anche rischiato in contropiede, ma alla fine è arrivato anche il sigillo personale di El Kassouri, assistito da quel Gabbiadini che finalmente ha trovato spazio non solo a pochi secondi dalla fine, ma quando c’era in tempo giusto per incidere. Adesso c’è la sosta per le nazionali, poi si andrà a Udine, squadra in piena lotta per non retrocedere. Quelli in bianconero se la vedranno con l’Empoli. Pronostico segnato, perché laddove dovesse sorgere qualche difficoltà arriva la mano longa del palazzo a togliere le castagne dal fuoco.