Vedi Napoli e poi… scrivi, alla libreria “Iocisto” la raccolta dedicata alla città

Napoli, giovedì 1 giugno ore 18, presentazione ufficiale alla libreria di tutti Iocisto via Cimarosa, 20 (piazzetta Fuga) del volume “Napoletani per sempre” a cura di Paquito Catanzaro e Simona Vitale. Edizioni della sera

“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo.” – Stendhal

Domani esce questa raccolta di racconti dedicata a Napoli, fortemente voluta da un editore romano innamorato della nostra città: si chiama Napoletani per sempre!
E’ il risultato dell’incontro di 24 amici scrittori che hanno provato a raccontare il rapporto con la città, certamente complesso, mai banale, sicuramente pieno di amore.
Napoli e la Napoletanità in un’antologia introdotta da un altro napoletano per sempre: il Sindaco Luigi de Magistris.
Oltre ai curatori e agli autori dei racconti, parleranno del libro Federica Flocco della libreria iocisto, Alessandra Farro del quotidiano “Roma”.
Durante il pomeriggio ci saranno le letture dei brani e alcuni intervalli musicali al piano della maestra Elisabetta Scala.

IL LIBRO

Vedi Napoli e poi… scrivi.

Un coro di voci partenopee, nel cuore oltre che nell’appartenenza geografica, hanno raccontato la loro città. Una Napoli fatta di storie. Sotterrate tra i resti delle mura di tufo della città

antica o nascosta negli anfratti dei bassi del centro storico. Una città legata a personaggi leggendari o volti più o menonoti della contemporaneità. Personalità di spicco o semplici figuranti di passaggio, capaci in ogni caso di lasciare in eredità una vicenda che meritava d’essere raccontata. E ancora:

scorci mozzafiato, che non necessariamente resteranno immortalatisulle cartoline, ma che faranno da sfondo a racconti che lasceranno il segno, specie quando la periferia di questa

città dalle mille anime, si sveglia di soprassalto in piena notte e fa sentire la sua voce.

La Napoli delle credenze popolari e dei cori allo stadio, con cui marcare la propria identità territoriale.

Perché ci vuole fortuna a nascere in un posto così. E quandosi è napoletani lo si è per sempre, a dispetto del tempo che passa.