La presente proposta è frutto dell’iniziativa della Rete Sociale NoBox – Diritto alla Città, alla quale hanno aderito numerose altre associazioni. Gli obbiettivi che essa si pone sono finalizzati a restituire vivibilità, decoro e qualità ad un quartiere oggi fortemente penalizzato dall’impatto delle auto che lo attraversano. La proposta si inserisce in una visione strategica ampia, non marginalizzabile solo ad una parte della città, ma replicabile in ognuna delle dieci municipalità, con una strategia complessiva che persegua un modello di città policentrica, nella quale le ZTL e le aree pedonalizzate siano il cuore pulsante dei relativi territori, non solo nei quartieri centrali ma anche in quelli periferici. In questa prospettiva, appare evidente la necessità di un sistema integrato di trasporti in grado di soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini come premessa indispensabile per una città calibrata sulle esigenze dell’uomo, sul recupero dello spazio pubblico, della qualità urbana e di modalità relazionali tipiche della civiltà europea che ha sempre visto nelle strade il luogo privilegiato della vita pubblica. Del resto questa visione è anche il riferimento di politiche di mobilità verso il quale il mondo si va indirizzando, come dimostrano gli esempi di Barcellona, New York, Amsterdam, Copenaghen, Siviglia etc.)
Nel caso specifico del Vomero, quattro stazioni della metropolitana e tre stazioni di funicolari consentono a decine di migliaia di cittadini di raggiungere agevolmente questo luogo con il trasporto pubblico, anche attraverso l’interscambio con parcheggi che garantiscono una buona intemodalità auto/metro. Questa favorevole condizione è l’elemento determinante affinchè il quartiere non sia piu’ ostaggio delle auto e possa recuperare migliori livelli di vivibilità urbana e di sicurezza. L’area, con caratteristiche multifunzionali e con una forte prevalenza di attività per il commercio, anche per le due aree mercatali di livello comunale di Antignano e De Bustis, presenta numerose criticità, legate alla presenza e al flusso di veicoli. Ci si riferisce in particolare:
1 – ai flussi di attraversamento “passivi” determinati dalle auto che dalla direttrice di via Cilea attraversano l’area (via Cimarosa, piazza Vanvitelli, piazza Medaglie d’Oro) per dirigersi verso il centro città o l’area collinare.
2 – ai flussi delle auto dirette verso l’area di San Martino, dove la sosta è incoraggiata da tariffe molto piu’ basse delle zone circostanti e, di conseguenza, trasformando San Martino in una zona attrattiva per la sosta.
Per le sue caratteristiche geomorfologiche, l’area di riferimento può essere equiparata ad un quadrilatero con due lati ciechi, ad est (Floridiana) e a nord (S. Martino), privi di connessioni stradali con il contesto urbano. Come desumibile dalle indicazioni di Google Traffic, rispetto all’attraversamento di questa area, vi sono itinerari alternativi tangenti, con tempi simili e distanze inferiori, che eviterebbero di sovraccaricare un’area con la presenza di numerosi pedoni e pericolosi punti di conflitto tra flussi veicolari e intensi flussi pedonali (piazza Vanvitelli/via Bernini, via Solimena/via Luca Giordano, via Recco/piazza degli Artisti).