La scoperta della presenza del Graal al Maschio Angioino e l’apertura di luoghi finora mai esplorati all’interno di Castel Nuovo, sono lo spunto che condurrà da ottobre 2016 a maggio 2017 appassionati e curiosi, attraverso percorsi e visite guidate, in una realtà finora completamente ignota.
Tutto grazie a un accordo tra l’amministrazione comunale del sindaco Luigi de Magistris e l’associazione Ivi (Itinerari Video Interrativi), che segue una specifica delibera proposta dall’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, e approvata dalla giunta. Una delibera che apre uno dei luoghi simbolo della città, con una serie di iniziative che – grazie anche a parte dei fondi raccolti – permetterà in futuro di realizzare opere di riqualificazione che riguarderanno proprio il Maschio Angioino.
Il progetto si chiama “Il Graal al Maschio Angioino”. Ma che cos’è il Graal? Per alcuni era la coppa dove venne conservato dalla Maddalena il sangue di Cristo quando il suo costato fu trafitto dalla lancia del soldato romano Longino. Per altri è Sangrèal, il Sangue Reale che univa in una funzione Sacra alcune dinastie occidentali; o ancora il “Lapis ex coelis”, la pietra che cadde dal cielo quando Lucifero, l’angelo ribelle, precipitò sulla terra. Ma tutte queste definizioni rimandano ad un compimento di un arduo percorso interiore poiché per tutti gli autori il Graal si rivelava solo a pochi.
I ricercatori di Ivi, attraverso studi approfonditi, hanno trovato tracce inequivocabili della presenza del Graal al Maschio Angioino. Studi che verranno presentati – in anteprima assoluta – nel corso di un convegno in programma martedì 27 settembre nell’antisala dei Baroni al Maschio Angioino. La manifestazione servirà anche a presentare i nuovi itinerari esoterici e speleologici nel Maschio Angioino.
“Il Graal e la sua misteriosa simbologia – affermano i promotori del progetto – attirano molto la curiosità. Immaginare che a Napoli possa essere presente un segno così particolare e misterioso, pone la città al centro di vicende storico-esoteriche che percorrevano per vari secoli l’Europa ma di cui essa pareva fosse esclusa”.
In occasione del convegno, saranno portate nuove e originali prove che culmineranno nella presentazione di un particolare fenomeno sfuggito a tutti gli studiosi e sarà riletta in chiave esoterica tutta la struttura del castello a partire dall’Arco di Trionfo per arrivare fino alla Sala dei Baroni.
Ecco in particolare i percorsi degli itinerari che partiranno domenica 2 ottobre (visite programmate ogni ora dalle 9 alle 13): Ivi propone, sulla base di sue originali ricerche, un percorso esoterico che dall’Arco di Trionfo porterà alla Sala dei Baroni. Sarà poi inaugurato anche un nuovo percorso che dagli spalti conduce ad una cannoniera e alle antiche prigionia a cura dell’associazione Timeline Napoli, e infine un percorso speleologico curato da HyppoKampos Adventure che condurrà i visitatori più temerari, attraverso un pozzo, alla base di una delle torri del castello.