di Mario Passaretti
Caso vuole che lunedì non ci sia solo una semplice sfida tra Roma e Napoli ma bensì un crocevia per il futuro di entrambe.Se ripercorriamo attentamente la storia delle due squadre notiamo subito che il destino ci ha messo lo zampino;non si può non ricordare che le due tifoserie erano addirittura gemellate.Le vicende calcistiche o le voci di cronaca ci riconducono alla stagione 1987-88, cioè a quando avvenne però la rottura di questa fratellanza causa un gestaccio (quello dell’ombrello, ndr) fatto dal guerriero Salvatore Bagni sotto la curva giallorossa a fine partita; match terminato 1-1 con un Napoli ridotto in nove uomini, per duplice espulsione. Intervistato sulla vicenda, il centrocampista del Napoli, ripetutamente e soprattutto accoratamente scusatosi dell’accaduto, ammise il gestaccio ma contestualmente fece intendere che quel famosissimo gemellaggio, folcloristico per gli accadimenti e caloroso perchè rappresentato dalle due tifoserie più calde d’Italia,aveva subito una grossa crepa già anni prima. Vuoi perchè il Napoli dominava negli anni d’oro, portando in squadra l’ex attaccante laziale Bruno Giordano, grosso sgarbo per i giallorossi, vuoi altre vicende, fatto sta che tutto è finito e l’amore si è trasformato in odio. Mentre prima Napoli e Roma con i loro vivi colori allestivano uno stadio festoso ora si aspettava quel momento per dar sfogo a beceri cori ostili, per poi in arrivare acontatti tra tifoserie sfociati in episodi teppistici. Una serie di vicende negative andate anche alla ribalta di cronache nazionali;un crescere di episodi incresciosi degni delle peggiori razze non classificabili come “uomini”. Il tutto per arrivare a quel maledetto 03 maggio 2015 (finale di Coppa Italia, Napoli-Fiorentina) in quel di Roma diventato teatro di una tristissima vicenda di cronaca nera. Un giovane tifoso napoletano, Ciro Esposito,corso in aiuto di un pullman assaltato ingiustamente da tifosi giallorossi. Anzi a dir il vero delle vere e proprie bestie tra cui ha spiccato Daniele De Santis, ex ultrà giallorosso che esplode ed uccide il giovane Esposito intento solo ad aiutare dei bambini intimoriti dall’attacco ingiustificato. Quella sera per la prima volta ho visto la sconfitta dello stato. Ora lunedì ci sarà la possibilità di dare una svolta decisiva a questo campionato già di per se magicamente condotto da Sarri. Battere i romanisti può significare tanto.Una stagione intera che può concludersi magicamente con la qualificazione diretta in champions spegnendo definitivamente le residue speranze giallorosse di agguantarci. Vuoi vedere che il destino ha deciso di schierarsi dalla nostra parte? Di certo non ci sarà la possibilità di un nuovo gemellaggio, ma almeno la speranza che si possa tornare a vedere belle partite in maniera serena nell’interesse di tutti i tifosi appassionati. Stop all’odio!Deve vincere solo lo sport!