“Essere a Napoli è un motivo di grande orgoglio. Qui c’è tutto per far bene”. Gennaro Gattuso si presenta con determinazione e idee chiare alla sua prima conferenza stampa da tecnico azzurro.
Cosa l’ha spinta ad accettare la proposta del Napoli?
Ha parlato con Ancelotti?
“Ho vissuto dei giorni non facili perché sapevo di dovermi chiarire con Carlo e sono stati dei passaggi che mi hanno messo in difficoltà. Ma Carlo anche oggi si è dimostrato un papà per me. Nei momenti di difficoltà mi ha sempre aiutato e oggi per l’ennesima volta ho avuto la conferma dell’uomo splendido che è”. “Mi ha anche dato dei consigli su come aiutare la squadra. Però vi dico subito: non fate paragoni tra me e Ancelotti perché lui ha vinto tutto mentre io sono ancora un giovane allenatore di 41 anni. Spero di ottenere il dieci per cento di quello che ha conquistato lui in carriera”.
Che obiettivo si è prefissato per questa stagione?
“Non ci giro attorno. Questa è una squadra che non può stare fuori dalla Champions e l’obiettivo è quello di recuperare il terreno che ci divide dai primi posti”. “Il Napoli ha l’obbligo di provarci e di imporre un certo tipo di gioco. Io so quello che posso dare ma squadra e Società mi devono aiutare. Bisogna camminare di pari passo e lavorare sodo”.
Qual è la ricetta per uscire da questo periodo difficile?
“Se ne esce con i risultati e con prestazioni importanti. Non c’è altra strada che questa. Spero anche di poter esprimere buon gioco perché questo è il cammino intrapreso dal Napoli da anni”. “Per il resto, ribadisco che non avrei potuto desiderare una squadra migliore perché a livello funzionale ho dei giocatori a disposizione che si sposano perfettamente con la mia idea tattica”.
Si è fatto una idea di cosa non ha funzionato sinora nel Napoli?
“Io credo che ci siano aspetti migliorabili, sia nella fase difensiva che nel possesso palla. Penso che possiamo crescere in vari aspetti. Certamente vedere questa squadra al settimo posto è un po’ imbarazzante, ma ritengo che questa squadra possa risalire la corrente”.
Che sensazione ha avuto della squadra dopo il suo primo allenamento?
E’ una squadra consapevole che può fare di più, che ha voglia di rivalsa e che non si aspettava di essere in questa situazione. Questa è la prima sensazione. Ed è una sensazione positiva che ho avuto sia come rosa che come struttura e organizzazione societaria”.
Teme la pressione della piazza?
“Il Napoli è un mare grande in cui si rischia anche di annegare. Ma chi mi conosce sa che non ho paura di nulla ed ho la consapevolezza di lavorare con gente di alto profilo”.
Si sente di dire qualcosa ai tifosi?
“Io penso che in questo momento debba parlare la squadra non l’allenatore. L’umore dei tifosi è legata all’atteggiamento in campo dei ragazzi. Dipenderà molto da noi, da come ci esprimeremo e di quanti risultati riusciremo a fare”. “E personalmente mi auguro davvero di poter ottenere grandi risultati. Non c’è cosa più bella di lavorare in un ambiente in cui ti piace tutto, dalla qualità della rosa allo spessore del Club. Questo è il principale motivo per il quale non ci ho ensato un attimo a dire sì al Napoli…”.