Torna a Napoli, Giuseppe Patroni Griffi (Napoli, 27 febbraio 1921 – Roma, 15 dicembre 2005), nella sua città natale, che ne conserverà la memoria, promuovendo la conoscenza della sua opera e del suo pensiero.
Ne dà notizia Francesco Mercurio, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli che con orgoglio comunica: “Il Fondo Fausto Nicolini contenente l’Archivio Giuseppe Patroni Griffi è ufficialmente patrimonio della biblioteca, sono in corso le procedure di registrazione e collocazione dei documenti, il numero di inventario consentirà di mettere in salvaguardia il prezioso materiale e lo renderà disponibile alla finalità di ricerca da parte degli studiosi”
“Scrittore e sceneggiatore, intellettuale poliedrico, commediografo, regista in grado di passare dal teatro al cinema, Giuseppe Patroni Griffi è stata una delle voci più innovative e rappresentative della scena e della letteratura del secondo novecento italiano – aggiunge Francesco Mercurio – il fondo va ad arricchire le preziose collezioni della sezione Lucchesi Palli, dedicata alle arti dello spettacolo, fiore all’occhiello di questa biblioteca , stiamo definendo in questi giorni le modalità per assicurare al più presto la digitalizzazione e la catalogazione di tutto il materiale di modo da consentirne la consultazione ai fini di studio”.
È stato Fausto Nicolini a salvare dalla dispersione le carte di Giuseppe Patroni Griffi. Amico e assistente teatrale del regista per 11 anni, dal 1986 al 1997, Nicolini, alla morte dello scrittore d’accordo con l’unico erede dell’artista, Aldo Patroni Griffi Terlizzi, [ l’amico da sempre caro, adottato come figlio] assunse l’incarico di salvaguardare il patrimonio di opere e memorie.
L’Archivio è opera del suo paziente lavoro. Fausto Nicolini, che porta il nome del prozio, l’illustre storico, che fu direttore per tre anni della rivista «Napoli Nobilissima» e collaboratore di Benedetto Croce, ha con dedizione e cura conservati migliaia di documenti, articoli di giornali, disegni e foto e li ha catalogati con passione e rigore scientifico.
“Voglio con forza ringraziare Fausto Nicolini – conclude il direttore Mercurio – che ce le ha donate affinché divengano patrimonio del paese, dimostrando che crede ancora nella Biblioteca Nazionale di Napoli come luogo privilegiato di conservazione delle memorie e della cultura, e voglio ringraziare il quotidiano il Mattinoche ha reso possibile la donazione costruendo un ideale ponte fra noi e Nicolini. Si tratta di una raccolta di straordinario interesse, un vasto assortimento di opere manoscritte, romanzi, racconti, copioni, sceneggiature, lettere ed altri documenti autografi. E ancora locandine teatrali, manifesti ed una selezione straordinarie di foto di scena e private, con i grandi protagonisti dei palcoscenici e dei set cinematografici.”