“Nell’antichità, le biblioteche, luoghi di cultura e di sapere, a Ninive come ad Alessandria d’Egitto, venivano allocate nei palazzi reali o in enormi luminose strutture. Nel ventunesimo secolo invece c’è chi mena vanto per aver collocato una struttura del genere in un scantinato, così come è capitato alla biblioteca “Benedetto Croce” passata negli anni scorsi dalla sede al piano terra in via Morghen ai locali interrati del plesso scolastico Vanvitelli “. Così esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione.
“Quando ero presidente della circoscrizione, negli anni ’80, intrapresi una vera e propria battaglia, per trasferire la biblioteca nella nuova sede della circoscrizione, strappata all’utilizzo originario, fissato dall’allora sindaco-commissario Valenzi, a silos multipiano per parcheggi – ricorda Capodanno -. Ora quei locali sono stati utilizzati per un’altra destinazione, laddove invece il Vomero avrebbe sicuramente bisogno di più di un luogo pubblico per fare cultura e per consentire ai suoi circa 50mila abitanti di avere punti d’incontro e di aggregazione”.
“Ad aggravare la situazione il fatto che la biblioteca comunale in questione da tempo e non si sa se e quando verrà riaperta – puntualizza Capodanno – Da qui la denuncia del “comitato utenti” con un manifesto affisso sui cancelli chiusi all’ingresso di via De Mura, 2 bis”.
Capodanno invita gli uffici competenti dell’amministrazione comunale a chiarire i motivi per i quali la struttura, unica del genere su tutto il territorio del quartiere Vomero, continua a rimanere chiusa, chiedendo che, eliminati gli eventuali problemi che ne impediscono la riapertura, venga restituita alla fruizione dei cittadini, pure considerando il dato che tra pochi giorni, il 24 settembre, riapriranno anche le scuole del territorio.
- Gli esagoni delle regole per disinnescare il Covid
- (ReteAbruzzo) – In Alto Sangro arriva la Coppa Italia di Sci Alpinismo