La cultura, l’arte, la bellezza per salvare i ragazzi con minori opportunità. Si chiama “Puteoli Sacra” il progetto che riaprirà cattedrale, museo e ipogei diocesani nel Rione Terra di Pozzuoli per quello che sarà il più grande sito turistico in Europa gestito da giovani provenienti dall’area penale, simbolo di speranza per tutti e modello di reinserimento sociale.
Tra i tesori che richiameranno turisti da tutto il mondo c’è il duomo di Pozzuoli, un gioiello, una delle più grandi e straordinarie opere di restauro dei tempi moderni, che fa passare i turisti, come in un viaggio nel tempo, dallo spettacolo delle colonne marmoree del tempio di Augusto, al soffitto moderno che riproduce il cielo e le costellazioni dell’arrivo di San Poalo a Pozzuoli, fino alle mura seicentesche e barocche e alla preziosissima quadreria. Come i dipinti di Artemisia Gentileschi, la prima artista donna a dipingere per la Chiesa e la prima donna ad essere iscritta ad un’accademia di Arti e Disegno.
“Nel museo Diocesano alloggiano venti secoli di storia di una delle più antiche comunità cristiane dell’Occidente, tra importanti ritrovamenti pre-cristiani, dipinti seicenteschi, reliquiari dei primi martiri, ostensori, statue, e paramenti sacri. Tutte opere di enorme valore sottratte alla devastazione e ai furti del dopo bradisismo. Tra le esposizioni cristiane più importanti nel Sud Italia”, racconta Don Gennaro Pagano, direttore Fondazione CED Regina Pacis e cappellano di Nisida.Il reinserimento dei ragazzi, provenienti principalmente dagli Istituti Penali di Nisida e di Pozzuoli, avverrà grazie all’ausilio di un team di pedagogisti, educatori e guide turistiche, seguendo il metodo “Integra”, studiato in tutta Italia. L’applicazione di questo metodo ha portato negli ultimi anni al reinserimento sociale di centinaia di ragazzi su tutto il territorio nazionale.
“Grazie a Monsignor Gennaro Pascarella Vescovo di Pozzuoli potremo avviare un progetto di inclusione sociale che, attraverso l’aiuto di giovani puteolani, darà possibilità di riscatto a tanti ragazzi. Tanti stanno sostenendo il nostro sogno proprio in un tempo difficile dove sognare insieme è una scelta coraggiosa e investire tutto se stessi per trasformare i sogni in realtà è una folle scommessa. Ma è l’unica tuttavia che vale la pena fare se si vuole dare un futuro ai nostri ragazzi, per il loro bene e per quello di tutta la società”, conclude Don Gennaro.Puteoli Sacra è un modello di collaborazione istituzionale, che prevederà il coinvolgimento del Centro Giustizia minorile della Campania, degli Istituti Penitenziari di Nisida e Pozzuolinonché la partecipazione attiva di diverse Università, come la Federico II, la Parthenope o l’Accademia di Belle Arti; di tutti i soggetti istituzionali del territorio flegreo, della Diocesi di Pozzuoli e anche di tante piccole realtà del privato sociale, di enti benefici amici della Fondazione.
Il progetto coordinato dalla Fondazione CED Regina Pacis, garanzia di sostegno, tutela e inserimento lavorativo per i ragazzi più fragili, vedrà la luce nella Primavera 2021. La Fondazione infatti dal 2013 ad oggi ha aiutato oltre 600 minori e 600 famiglie con progetti diurni ed ha ospitato 60 minori in progetti residenziali, garantendo a questi supporto psicopedagogico, orientamento, formazione e avviamento al lavoro. L’80% dei soggetti ospitati, uscito dal centro, ha trovato un’occupazione, di questi 6 hanno trovato una occupazione lavorativa nei progetti della Cooperativa Regina Pacis.
Tra i tesori che richiameranno turisti da tutto il mondo c’è il duomo di Pozzuoli, un gioiello, una delle più grandi e straordinarie opere di restauro dei tempi moderni, che fa passare i turisti, come in un viaggio nel tempo, dallo spettacolo delle colonne marmoree del tempio di Augusto, al soffitto moderno che riproduce il cielo e le costellazioni dell’arrivo di San Poalo a Pozzuoli, fino alle mura seicentesche e barocche e alla preziosissima quadreria. Come i dipinti di Artemisia Gentileschi, la prima artista donna a dipingere per la Chiesa e la prima donna ad essere iscritta ad un’accademia di Arti e Disegno.
“Nel museo Diocesano alloggiano venti secoli di storia di una delle più antiche comunità cristiane dell’Occidente, tra importanti ritrovamenti pre-cristiani, dipinti seicenteschi, reliquiari dei primi martiri, ostensori, statue, e paramenti sacri. Tutte opere di enorme valore sottratte alla devastazione e ai furti del dopo bradisismo. Tra le esposizioni cristiane più importanti nel Sud Italia”, racconta Don Gennaro Pagano, direttore Fondazione CED Regina Pacis e cappellano di Nisida.Il reinserimento dei ragazzi, provenienti principalmente dagli Istituti Penali di Nisida e di Pozzuoli, avverrà grazie all’ausilio di un team di pedagogisti, educatori e guide turistiche, seguendo il metodo “Integra”, studiato in tutta Italia. L’applicazione di questo metodo ha portato negli ultimi anni al reinserimento sociale di centinaia di ragazzi su tutto il territorio nazionale.
“Grazie a Monsignor Gennaro Pascarella Vescovo di Pozzuoli potremo avviare un progetto di inclusione sociale che, attraverso l’aiuto di giovani puteolani, darà possibilità di riscatto a tanti ragazzi. Tanti stanno sostenendo il nostro sogno proprio in un tempo difficile dove sognare insieme è una scelta coraggiosa e investire tutto se stessi per trasformare i sogni in realtà è una folle scommessa. Ma è l’unica tuttavia che vale la pena fare se si vuole dare un futuro ai nostri ragazzi, per il loro bene e per quello di tutta la società”, conclude Don Gennaro.Puteoli Sacra è un modello di collaborazione istituzionale, che prevederà il coinvolgimento del Centro Giustizia minorile della Campania, degli Istituti Penitenziari di Nisida e Pozzuolinonché la partecipazione attiva di diverse Università, come la Federico II, la Parthenope o l’Accademia di Belle Arti; di tutti i soggetti istituzionali del territorio flegreo, della Diocesi di Pozzuoli e anche di tante piccole realtà del privato sociale, di enti benefici amici della Fondazione.
Il progetto coordinato dalla Fondazione CED Regina Pacis, garanzia di sostegno, tutela e inserimento lavorativo per i ragazzi più fragili, vedrà la luce nella Primavera 2021. La Fondazione infatti dal 2013 ad oggi ha aiutato oltre 600 minori e 600 famiglie con progetti diurni ed ha ospitato 60 minori in progetti residenziali, garantendo a questi supporto psicopedagogico, orientamento, formazione e avviamento al lavoro. L’80% dei soggetti ospitati, uscito dal centro, ha trovato un’occupazione, di questi 6 hanno trovato una occupazione lavorativa nei progetti della Cooperativa Regina Pacis.