Apre definitivamente al pubblico, grazie al lavoro congiunto della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e della Fondazione Dohrn, il “Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici e Osservatorio del Golfo di Napoli”, ospitato presso l’ex macello del Comune di Portici. La cerimonia di apertura si terrà mercoledì 20 febbraio, a partire dalle ore 11,00. Presso la prestigiosa sede, che si sviluppa su 600 mq coperti e oltre 7.000 mq scoperti, ristrutturata e adattata agli scopi scientifici grazie a fondi erogati dalla Regione Campania, i visitatori potranno partecipare a percorsi didattici multimediali, oltre che a laboratori dedicati alla cura delle tartarughe marine e alle analisi ambientali. Oltre agli avanzati laboratori, presso il centro di Portici è presente un ambulatorio con sala chirurgica e radiologica dedicata alle tartarughe marine, fiore all’occhiello della struttura. <<Il Centro Ricerche e Osservatorio Golfo di Napoli è un esempio straordinario di efficienza prodotta dalla collaborazione tra Enti pubblici, con l’obiettivo comune di avviare un’operazione di sensibilizzazione ed educazione ambientale. La sinergia tra la Stazione Zoologica A. Dohrn e il Comune di Portici si è concretizzata nello spazio di due mesi e la condivisione degli intenti è più viva che mai. La Fondazione Dohrn, spin-off della Stazione Zoologica, gestirà i rapporti con il pubblico con progetti che coinvolgeranno gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre che tutti i portatori d’interesse, aprendosi a collaborazione anche con le realtà già presenti sul territorio. In tale contesto le tartarughe marine saranno ambasciatrici del buono stato ambientale, al fine di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della salvaguardia e corretta gestione degli ecosistemi marini del Mediterraneo, e in particolare del Golfo di Napoli.>>, spiega Vincenzo Saggiomo, Direttore della Fondazione Dohrn. A fargli eco Vincenzo Cuomo, Sindaco del Comune di Portici: <<Grazie alla completa sintonia con i vertici della Fondazione Dohrn, riusciamo a raggiungere un obiettivo fondamentale prefissato nei mesi scorsi: aprire definitivamente le porte di questo polo scientifico al pubblico. La straordinaria location, le peculiarità della struttura, le professionalità impegnate, lo splendido parco pubblico annesso, integrano perfettamente questo sito con le altre attrazioni presenti sul territorio, dalla Reggia al Parco Gussone fino al Museo di Pietrarsa, qualificando ulteriormente gli itinerari turistici della nostra città. Il 20 febbraio sarà una bella giornata per Portici, a riprova che con l’impegno e la dedizione condivisi i risultati non tardano ad arrivare>>. Sarà possibile prenotare la propria visita presso la struttura attraverso un sistema di prenotazione telematico. I visitatori di ogni fascia di età potranno ammirare i nuovi acquari tematici dedicati ai descrittori di qualità ambientale degli ecosistemi marini, imparando a conoscere i problemi ambientali che affliggono il Mar Mediterraneo, e seguire le migrazioni e il comportamento delle tartarughe marine rilasciate dopo le adeguate cure di riabilitazione.
In questo straordinario luogo, punto di rinascita culturale per la comunità di Portici e l’intera regione Campania, si intende condividere con il pubblico i risultati della ricerca scientifica marina, rendendolo partecipe della necessità di operare insieme per la conoscenza e conservazione della biodiversità dei nostri mari.
La Stazione Zoologica Anton Dohrn – La Storia
La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli (SZN) è Ente nazionale di ricerca a carattere non strumentale, e ambisce a consolidare il proprio ruolo come riferimento nazionale ed internazionale per le competenze nel settore della biologia marina. La SZN favorisce la ricerca sulla biodiversità marina, la più grande fonte di conoscenza ancora inesplorata del Pianeta che rappresenta un contributo importante all’avanzamento delle conoscenze, consentendo lo sviluppo di nuovi strumenti per lo sviluppo sostenibile della risorsa mare. La SZN ai sensi del nuovo statuto è anche Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine, e si sta aprendo sempre di più alla collaborazione intersettoriale con aree non strettamente di propria competenza allo scopo di potenziare ancora di più la propria competenza multidisciplinare all’interno dell’Area Biologica, includendo molti specialisti da ogni campo delle scienze della vita. La sfida delle biotecnologie è parte della missione dell’Ente, che la raccoglie favorendo la Blue Growth. Le attività di ricerca sono attuate attraverso l’azione di tre Dipartimenti che ne caratterizzano i diversi ambiti culturali, e sono svolte in collaborazione con Università ed Istituzioni di ricerca europee ed extraeuropee ed in stretto rapporto con imprese pubbliche e private; tali ricerche sono finalizzate allo sviluppo delle conoscenze e della loro applicazione alla tutela dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita.