Si è da poco conclusa, presso la sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, l’assemblea dei docenti presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe in qualità di gran cancelliere, nel corso della quale è stata presentata ufficialmente all’arcivescovo di Napoli e alla stampa l’applicazione per smartphone Ovèrap Pftim, l’innovativa guida per studenti e docenti basata sul principio della realtà aumentata, che fa della Facoltà Teologica Napoletana il primo ateneo pontificio al mondo ed uno dei primi enti accademici in Europa ad aver adottato questa tecnologia.
«Ovèrap mi ha profondamente meravigliato – ha commentato il Cardinale Sepe nel corso dell’assemblea – e mi ripropongo di approfondire la conoscenza di questa nuova tecnologia della realtà aumentata, per scoprirne appieno le potenzialità, affinché possa essere messa al servizio non solo della teologia, ma anche della pastorale della Chiesa di Napoli».
Alle dichiarazioni del presule hanno fatto seguito quelle di Monsignor Gaetano Di Palma, decano della Facoltà, che ha espresso il proprio «orgoglio di essere a capo della prima istituzione accademica pontificia al mondo ad aver adottato una tecnologia tanto innovativa, un traguardo per il quale sono profondamente grato ai miei collaboratori, che hanno affrontato un duro lavoro durante tutta l’estate per la realizzazione di questa applicazione così particolare».
«Non posso che essere pienamente soddisfatto per questo lavoro – ha dichiarato Giuseppe Falanga, docente e direttore dell’ufficio pubblicazioni della Facoltà, che ha coordinato e diretto i lavori per la realizzazione dell’app – perché i primi dati provenienti dal monitoraggio sono molto gratificanti: in poco tempo abbiamo registrato quasi 2000 accessi all’applicazione, di cui 1000 dai totem e altrettanti dalle copertine dell’annuario. Dati che dimostrano che l’applicazione ha avuto una ricaduta positiva e concreta nella vita quotidiana di tutti i membri della comunità accademica. Oltre che agli studenti e ai docenti della Facoltà, inoltre, mi preme sottolineare che l’annuario è stato consegnato a circa 500 vescovi e superiori maggiori di ordini religiosi in tutta Italia e nella Curia romana».