Consolato russo, 200 bambini incontrano “Nonno Gelo”. Un abbraccio tra le tradizioni

Il console onorario russo a Napoli Vincenzo Schiavo: «Un abbraccio tra le tradizioni napoletane e quelle russe, segno di un’amicizia indelebile».

Giornata di festa per la numerosa comunità della Federazione Russa residente in Campania. Oltre 200 bambini, accompagnati dalle loro famiglie, hanno iniziato le loro festività natalizie incontrando “Ded Moroz” (letteralmente “Nonno Gelo”), il Babbo Natale russo, e “Snegurochka (“Fiocco di neve”), la nipote di Santa Clause vestita d’azzurro. I bambini, vestiti secondo gli abiti della loro tradizione, hanno consegnato a Ded Moroz le loro letterine con la richiesta dei regali che verrà loro soddisfatta dopo Capodanno. Alla fine della festa di Natale i 200 bambini, con i loro familiari, sono stati ospiti del Console Vincenzo Schiavo, dello spettacolo circense “Moira Orfei”. Un incontro, svoltosi presso il “Pareo Park”, organizzato dal Consolato Onorario della Federazione Russa in Napoli e voluto fortemente proprio dal console onorario a Napoli Vincenzo Schiavo.
«Abbiamo invitati la comunità della diaspora russa a cominciare i loro festeggiamenti insieme a noi – ha affermato Vincenzo Schiavo – in una giornata in cui abbiamo accolto anche 750 bambini disagiati e la Curia. Abbiamo messo insieme il buono della città, noi accogliamo chi vive sul nostro territorio». Ancora una volta il Consolato Russo in Napoli si pone come ponte ideale tra la Campania e la Federazione Russa… «Mettiamo insieme le tradizioni napoletane con quelle di Mosca, siamo sempre per donare un abbraccio, un sorriso, un sostegno. C’è un grande rapporto di amicizia tra i nostro popoli, consolidato da un nuovo accordo di partnership, sottoscritto ieri, attraverso cui i fondi russi sosterranno l’imprenditoria italiana. Per non parlare delle migliaia di turisti presenti nella nostra regione a Natale: i voli da Mosca e da San Pietroburgo sono tutti strapieni. Dal consolato russo, in definitiva, – conclude il console Vincenzo Schiavo – parte un messaggio di apertura e di amcizia: non possono esserci barriere, muri o fili spinati da nessuna parte. Bisogna accogliere, unirsi, perchè solo se si è uniti possiamo far crescere il nostro territorio, cogliendo le opportunità e dando linfa alla nostra economia».