Sarà quanto mai suggestiva la seconda serata della rassegna “Match Point”, il ciclo di incontri ideato dal circolo culturale napoletano “Il Clubino”, che mette a confronto il pubblico e i grandi Maestri ‘made in Campania’, che danno lustro all’intero Paese nel rappresentare la cultura, l’arte o la creatività campana. Dopo l’inaugurazione con il filosofo Aldo Masullo, giovedì 23 Febbraio alle ore 21 il protagonista di questo secondo appuntamento sarà l’astronomo Massimo Capaccioli, già artefice, tra le sue tante imprese scientifiche, della realizzazione del più potente telescopio del mondo all’interno dell’Osservatorio astronomico cileno del Paranal.
Maremmano di Castel del Piano (Grosseto), classe 1944, Massimo Capaccioli, è stato per anni il faro accademico degli studi di astronomia all’Università di Padova, fino agli inizi degli anni ’90, quando ha eletto la Campania a sua dimora adottiva guidando per tredici anni l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e trasferendo il suo insegnamento di professore ordinario di astronomia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove oggi è professore emerito.
In seno all’Unione Astronomica Internazionale, all’Agenzia Spaziale Europea, al Centro italiano di Ricerche Aerospaziali o alla Società Astronomica Italiana, che ha presieduto per oltre un decennio, i suoi studi sono divenuti celebri in tutto il mondo fino al tributo speciale ricevuto in Russia, prima, nel 2010, con la laurea honoris causa in Astrofisica nella prestigiosa “Lomonosov Moscow State University”, e poi il 4 luglio scorso con il “bis” concessogli dall’Università di Dubna, la città della fisica, celebre in tutti il mondo per gli studi sull’atomica ed in particolare in Italia per l’adozione del fisico Bruno Pontecorvo, allievo di Enrico Fermi, divenuto nell’ex Unione Sovietica, Bruno Maksimovič Pontekorvo, Premio Stalin nel 1953 per lo studio sui neutrini e membro della prestigiosa Accademia delle Scienze dell’URSS.
Massimo Capaccioli, il legame speciale con la Campania e il tributo enogastronomico di “Arena Spartacus Amico Bio”.
Dopo la direzione dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, che è stata anche la sua casa per tredici anni ricchi di animazione scientifica e culturale della città di Napoli, Massimo Capaccioli ha scelto negli ultimi anni come sua dimora quella che lui ricorda essere la “Città di Spartaco e di Annibale”, Santa Maria Capua Vetere, dove vive a due passi dall’Anfiteatro Campano, impegnato spesso prima persona in numerose attività di valorizzazione di uno dei siti archeologici più belli del mondo. Anche per questo l’angolo enogastronomico della serata, con la Bio-Lasagna , i dolci con confetture da agricoltura biologica e vini biodinamici, sarà curato da “Arena Spartacus Amcio Bio”, il primo ristorante biologico al mondo in un sito archeologico: l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere.
Il programma di Match Point: da Lina Sastri a Maurizio De Giovanni l’appuntamento al Clubino sarà ogni ultimo giovedì del mese fino al 25 Maggio
Dalla scienza alla cultura, dal cinema al teatro, dalla musica allo sport. La Campania eccellente scende in campo al “Clubino”, il circolo culturale napoletano (in via Luca Giordano 73) diretto Piera Salerno per un ciclo di incontri con il pubblico intitolato “Match Point”. Maestri e talenti ‘made in Campania’, molto spesso primi anche a livello internazionale, che danno lustro all’intero Paese nel rappresentare la cultura, l’arte o la creatività saranno radunati al “Clubino” per dare vita ad una rassegna di incontri-confronti con il pubblico coordinata dalla scrittrice Bernardina Moriconi e condotta dal giornalista Roberto Conte.
È, infatti, decisamente originale la formula della rassegna nel corso della quale i confronti vedranno come protagonista soprattutto il pubblico e saranno strutturati come un match virtuale di tennis tra il protagonista ed i partecipanti alle serate di “Match Point” che potranno quindi rivolgere le loro domande direttamente all’ospite. Il protagonista del confronto, poi, sarà chiamato a fine serata a servire il proprio match point ponendosi con un’idea progettuale per la Campania come stimolo attivo e propositivo per i giovani, la società civile e le istituzioni pubbliche. Ogni ‘match’ sarà intervallato da degustazioni della cucina tradizionale partenopea.