De Magistris e Saviano, prove di disgelo dopo la lite

Il primo cittadino, che parla anche di Diego, pronto a incontrare lo scrittore

Le parole di Woodcock: «Mi piacerebbe vederli stringersi la mano nel mercato della Maddalena»

di Marco Martone

«Quello che ha detto Woodcock è in linea esattamente con quello che vado dicendo da annie cioè che Napoli è una città che vuole accogliere tutti». Sono le parole del sindaco Luigi de Magistris, all’indomani delle dichiarazioni del pm di Napoli Henry John Woodcock, interpellato dall’Ansa all’indomani del fermo presunti responsabili del ferimento di alcuni extracomunitari e di una bambina di dieci anni. Un episodio di criminalità che aveva scatenato una furibonda lite, a colpi di tweet e messaggi sui social, tra il primo cittadino e lo scrittore Roberto Saviano. «Mi piacerebbe vedere Roberto Saviano e il sindaco de Magistris stringersi la mano nel suggestivo mercatino della Maddalena, avamposto del cuore del centro storico della città», aveva detto il pm.

Un appello che, evidentemente, non ha lasciato del tutto indifferente il sindaco di Napoli, che al microfono della Tv del Comune ha sottolineato di come tante volte, in passato  «abbiamo fatto inviti a Roberto Saviano a venire a Napoli». Quello fatto da Woodcock, per il sindaco «è un appello che fanno anche altri».

«Mi piace confrontarmi con tutti. Per quanto mi riguarda non c’è nessun problema – ha aggiunto de Magistris – e aggiungerei che in questi giorni noi abbiamo continuato a lavorare per la nostra città. Credo – ha spiegato – che abbiamo dato, in modo silenzioso come noi sappiamo fare, da uomini delle istituzioni, il nostro contributo anche al raggiungimento di un risultato giudiziario importante come l’individuazione dei presunti responsabili della sparatoria a Forcella. Noi facciamo fatti – ha concluso – poi se accanto ai fatti c’è anche qualche simbolo che può aiutare noi siamo sempre pronti, ma noi siamo quelli dei fatti».

Nei giorni successivi alla sparatoria Saviano aveva attaccato pesantemente il primo cittadino. «Questa città non è cambiata. Illudersi di risolvere problemi strutturali urlando al turismo o alle feste di piazza è da ingenui. Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore diventa connivenza», le dichiarazioni al veleno dell’autore di Gomorra.

De Magistris aveva affidato a un lungo messaggio la sua risposta allo scrittore. «Sembra quasi che tu non aspetti altro che il fatto di cronaca nera per godere della tua verità. Vuoi vedere, caro Saviano, che ti stai costruendo un impero sulla pelle di Napoli e dei napoletani?».

Polemica al capolinea, dunque? Si spera! Intanto De Magistris parla anche di Maradona e dell’evento del teatro San Carlo. «Una cosa è la cultura del teatro San Carlo, della poesia della scultura o della letteratura. Altro è Maradona ma anche lo sport è una forma di cultura.

Il genio di Diego non è comune e quando riesci ad affascinare tanti ragazzi, puoi anche sottrarli a territori sbagliati e far comprendere loro che attraverso il calcio può esserci l’emancipazione. Con Maradona – ha aggiunto il sindaco – Napoli raggiunse attraverso lo sporto vette che sembravano impossibili. Nessuno scandalo, quindi, che ci sia uno spettacolo del genere al San Carlo, il teatro più bello e importante del mondo».

Infine una promessa. «Maradona è un bene comune per i napoletani e a breve sarà anche formalmente un cittadino napoletano. Merita un grande evento popolare, credo a maggio allo stadio San Paolo o a piazza del Plebiscito».