De Magistris firma il Patto per Napoli e sigla la “pace” con il premier Renzi

Accordo per l’utilizzo di circa 308 milioni di euro per infrastrutture e trasporti

di Marco Martone

Un investimento di 308 milioni di euro per vincere la sfida relativa a infrastrutture, edilizia scolastica, trasporti e bonifica di Napoli Est. Sono i punti nevralgici del “Patto per Napoli”, firmato nella sede della Prefettura dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal sindaco Luigi de Magistris. Nel dettaglio l’accordo riguarda l’abbattimento di tre vele a Scampìa e la trasformazione dell’edificio rimanente, che diventerà sede della nuova Città metropolitana. Altri progetti riguardano opere infrastrutturali come il tram veloce a Napoli est, la mobilità su gomma, la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici. Non ultimo un completo restyling delle scale storiche della città, fondamentali dal punto di vista del collegamento tra varie aree del territorio, ma anche di grande interesse culturale e turistico.

Il Patto nasce a seguito di un metodo di lavoro basato sul confronto, la condivisione e la sfida tra governo e amministrazioni sociale, che si controlleranno a vicenda e si faranno a loro volta “controllare” dai cittadini. Al centro dell’intesa ci saranno dunque infrastrutture, a cominciare dalla metropolitana, bonifiche, ambiente e depurazione, oltre alla rigenerazione urbana di Napoli Est e a una serie di iniziative culturali. L’accordo va di pari passo con il patto firmato con la Regione Campania, qualche mese fa, tra il governo e il presidente Vincenzo De Luca.

Il premier Renzi ha voluto rivolgere la propria gratitudine “verso tutte le strutture tecniche che hanno reso possibile la firma del Patto”. Renzi ha ribadito che il metodo utilizzato per la realizzazione dell’accordo è stato quello del reciproco controllo. “Noi ci controlliamo e i cittadini controllano noi”, ha detto Renzi, che poi è entrato nel merito del Patto. “Qui c’è scritto dove vanno i soldi, con quali tempi e ciascuno è tenuto a controllare il buon operato”. Nelle scelte fatte c’è un progetto in campo che riguarda le stazioni della metropolitana che, ha detto il premier “può diventare una delle più belle al mondo, da vendere a livello internazionale e comunicativo”. Anche l’abbattimento delle vele di Scampìa è stato sottolineato da Renzi come un traguardo fondamentale per la rinascita del quartiere. “Se riusciamo a mostrarci capaci di fare un lavoro serio e rigoroso – ha detto – sarà un bene per gli abitanti Scampìa ma anche per tutti quelli che hanno pregiudizi e stereotipi sul Mezzogiorno”. Infine un invito rivolto ai sindaci presenti in sala: “Progettare sull’edilizia scolastica!”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino. “Siamo molto soddisfatti anche per la cooperazione istituzionale dimostrata. Quando si dialoga i risultati sono importanti – ha aggiunto il primo cittadino – Si tratta di interventi che insistono su bisogni reali della nostra area metropolitana. Quello sulle vele è un risultato storico non solo napoletano. Napoli non è solo Gomorra. Restituiamo dignità a chi per anni non l’ha avuta”. Dal sindaco anche parole distensive sul rapporto “ritrovato” con il premier, dopo le polemiche dei mesi scorsi.

“Questo è il modo migliore per un corretto rapporto istituzionale per i prossimi anni – ha detto de Magistris – dobbiamo assieme saper separare la dialettica e le diversità politiche, anche fortissime, da un corretto ed efficace dialogo ai massimi livelli tra le istituzioni”.