Circa 20 miliardi di euro destinati alla Campania per centrare l’obiettivo della ripartenza previsto dal Pnrr entro il 2026, ma i tempi medi per la conclusione di un’opera pubblica sono di 16 anni. L’Ance Campania, l’associazione regionale dei Costruttori guidata da Luigi Della Gatta, ha reso noti i risultati di una ricerca durata due anni sugli scenari dell’economia regionale e sull’impatto delle costruzioni, coinvolgendo istituzioni, imprenditori, università e rappresentanze dei lavoratori. Gli indicatori emersi e le prospettive di ripresa sono stati al centro di un dibattito che si è tenuto presso l’hotel Royal di Napoli alla presenza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca e del vertice nazionale Ance, Gabriele Buia.
“Abbiamo stimato un incremento del 550 per cento di fondi destinati alla Campania – ha affermato Della Gatta – ma serve subito un piano straordinario da parte dell’amministrazione regionale per snellire le procedure di spesa e le gare di affidamento dei lavori. Solo con un nuovo approccio culturale riusciremo a rispettare i tempi strettissimi imposti dall’Ue”.
Il governatore De Luca ha annunciato che entro fine anno ci sarà una nuova legge urbanistica estremamente semplificata” insieme al nuovo piano paesaggistico, ma “ dovremo chiarire bene nelle prossime settimane il ruolo delle Regioni, altrimenti rischiamo di perdere mesi preziosi per l’utilizzo delle risorse del Pnrr”.
Al dibattito, moderato dal responsabile della sede Ansa della Campania, Angelo Cerulo, ha preso parte, tra gli altri anche Mario Abbadessa, amministratore delegato di Hines Italia, il gestore immobiliare americano tra i primi al mondo che ha aggiunto: ”Oggi abbiamo della liquidità ferma e ha un costo. Noi paghiamo per tenere fermi 700 milioni di euro e sarei felicissimo di poterli investire in un posto come Napoli”. “Il Sud Italia e il capoluogo hanno tutti i connotati per attrarre investimenti”.
Per il presidente nazionale dell’Ance, Gabriele Buia: “ Ora c’è bisogno che si efficienti la Pubblica Amministrazione perché è l’anello di congiunzione fra la volontà politica di spingere un Paese e la crescita del Paese stesso a beneficio di imprese e cittadini a livello sociale, economico e ambientale”.
Secondo la ricerca dell’Ance Campania il settore delle costruzioni acquista beni e servizi dall’88% dei settori economici e solo il 4,2% degli acquisti è importato, mentre il 95,8% è di produzione interna. Inoltre la spesa aggiuntiva di 1 miliardo di euro in costruzioni genera una ricaduta di 3,5 miliardi di euro come effetti diretti, indiretti e indotti e un incremento di 15.555 unità di lavoro. Un focus è stato dedicato anche al comparto immobiliare: La manutenzione straordinaria del patrimonio esistente e quella ordinaria insieme alla riqualificazione, in Campania, è pari al 73,5 % del valore del mercato delle costruzioni regionale.
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