Le strategie che la Giunta De Luca ha intrapreso nel settore dell’efficientamento energetico sono state illustrate dall’assessore alle attività produttive Amedeo Lepore, al convegno organizzato dall’Unione Industriali di Napoli, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri, avente per tema “Efficienza energetica come fattore strategico di competitività. Tra risparmio, sostenibilità ambientale e sviluppo “.
“La Giunta Regionale sta adottando una strategia per fattori di sviluppo che tende a promuovere trasversalmente il ruolo delle imprese della nostra Regione come motore di sviluppo. In questo quadro, puntiamo anche alla filiera dell’ Energia e della Green Economy, che riteniamo fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno e della Campania – ha dichiarato l’Assessore Lepore – L’efficientamento energetico, ma più in generale la connessione tra energia e sviluppo economico, è elemento centrale della capacità regionale di competere e di adeguarsi alle nuove modalità di produzione richieste dalla quarta rivoluzione industriale. La Regione per fronteggiare questa sfida ha messo in campo numerose misure tra le quali la decontribuzione totale per le nuove assunzioni, il credito d’imposta con le aliquote ulteriormente maggiorate grazie al decreto sul Mezzogiorno cofinanziato dalla Regione fino al 2019, prevedendo anche iniziative che per Industria: 4.0 includano non solo sgravi ma anche incentivi. Nello specifico settore dell’energia, abbiamo predisposto il Testo della Legge sul Catasto Termico, che andrà in Consiglio per l’approvazione. Abbiamo poi delineato per la prima volta in Campania un Piano Energetico Regionale, in cui si prevedono ammodernamento delle reti di distribuzione, smart grid per fornire autonomamente in loco l’energia, incentivi per l’efficientamento del patrimonio privato e pubblico, la razionalizzazione e il rilancio di energie alternative, e importanti misure per l’efficientamento delle imprese “.
L’assessore Lepore ha poi illustrato anche il nuovo Programma Regionale per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche e l’adozione di sistemi di gestione efficienti dell’energia da parte delle PMI, che prevede alcuni interventi come ad esempio: l’ installazione di impianti di cogenerazione ad elevato rendimento e di impianti di trigenerazione; interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia primaria; interventi mirati alla riduzione dei consumi energetici mediante una riorganizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro (smart factory e industria 4.0); interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale; la sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza; interventi di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo; interventi di ottimizzazione tecnologica, miglioramento delle centraline e cabine elettriche e installazione di sistemi di controllo e regolazione capaci di ridurre l’incidenza energetica sul processo produttivo dell’impresa. Questo programma è una prima misura, a cui ne seguiranno altre di ampio spettro, volte a potenziare la scelta per il risparmio e l’efficientamento energetico delle imprese.