“Anche quest’anno per i precari della scuola sarà un’odissea. Non è stato possibile fare una valutazione attenta di tutte le domande, quindi, per chiudere in tempo, è stata fatta una ‘validazione massiva’. Questo comporta che le GPS, le Graduatorie Provinciali per le Supplenze, sono piene di errori, in positivo e in negativo e così, sulle assunzioni, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, pende una spada di Damocle”. Ad affermarlo è il segretario generale della Flc Cgil Campania, Ottavio De Luca, il quale, in una nota, ricorda che “le scuole dovranno fare i controlli all’atto dell’assunzione e potranno emergere errori che invalideranno le nomine, con relativa necessità di sostituzione”. “Nel frattempo, però – precisa De Luca – il docente che avrebbe potuto prendere la nomina, in quella sede, magari è stato nominato altrove. Ma ci saranno anche docenti che non verranno nominati e che avrebbero potuto esserlo, per errori che l’amministrazione non correggerà e che richiederanno l’intervento del Tar, con i suoi tempi, per risolvere la situazione. Insomma, questo determina anche un aumento del contenzioso”. “Invece di semplificare le operazioni – continua il segretario generale della Flc Cgil Campania – la situazione diventa sempre più caotica, determinando un grave danno ai docenti ma anche al corretto inizio dell’anno scolastico. Ormai siamo fuori tempo massimo, le convocazioni in presenza consentirebbero una migliore gestione immediata dei casi più critici, ma dubito che il Ministero tornerà indietro. Le graduatorie sono sbagliate e la piattaforma informatica non è stata pienamente efficientata, quindi potrebbero esserci altri errori”.
“Dietro un apparente efficientismo – conclude De Luca – c’è una notevole disorganizzazione del Ministero. Gli uffici territoriali sono già in enorme affanno, con poco personale e pieni di lavoro. Rimettere ordine nelle graduatorie e consentire ai docenti di inoltrare le domande entro i termini non sarà facile e ciò comporterà un nuovo stress per gli addetti di questi uffici. Inoltre, per le indicazioni poco chiare, non c’è uniformità tra i vari uffici provinciali”.
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