Franceschini, il Palazzo Reale di Napoli diventa autonomo

Tra i musei della riorganizzazione del Mibact approvata dal Consiglio dei Ministri

Il Palazzo Reale di Napoli è tra i dieci musei autonomi introdotti dalla riorganizzazione del Mibact, approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri e presentata questa mattina alla stampa dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

Il Palazzo Reale di Napoli, voluto dal re di Spagna Filippo III d’Asburgo e realizzato dall’architetto Domenico Fontana nel 1600, dimora dei Borbone di Napoli durante il Regno delle due Sicilie, offre ambienti di alto pregio storico e artistico nel cuore di Napoli, in una delle più importanti piazze italiane.

“Come è successo per le altre realtà museali della Campania che hanno visto rafforzata la loro autonomia sono sicuro che anche per il Palazzo Reale di Napoli – s’innescherà un percorso virtuoso, facilitato dal positivo lavoro svolto negli ultimi anni”. Così il Ministro Franceschini, che aggiunge: “l’autonomia funziona, in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori, ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica. I dati parlano chiaro: l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano”.

I nuovi musei autonomi sono stati scelti in base alla rilevanza dei luoghi e delle collezioni, alle potenzialità di sviluppo, alla distribuzione geografica, agli elementi storico artistici, alla sostenibilità economica, agli impatti sociali sulle comunità. Adesso, come per i primi musei e parchi archeologici oggetto della Riforma del 2014, la selezione del direttore avverrà con bando internazionale: l’avviso sarà pubblicato nei primi mesi del 2020 affinché possano concorrere i maggiori esperti di gestione museale.