Franco Porzio: «Scuole e sport contro il degrado delle periferie»

L'ex campione di Pallanuoto del Posillipo intervistato a Radio Svago Web

(di Marco Martone) –

Giovani, minori a rischio, degrado delle periferie e ruolo dello sport. Ne ha parlato l’ex campione olimpico di Pallanuoto Franco Porzio, nel corso della trasmissione “Oltre l’Ostacolo”, andata in onda sulle frequenze di Radio Svago Web. Porzio è stato tra i protagonisti in questi ultimi 20 anni, di una serie di iniziative promosse sul territorio dalla società Acquachiara, proprio a favore dei ragazzi delle zone più difficili della periferia di Napoli.
“Abbiamo aperto nell’area nord tra il Frullone e Scampia un centro che è diventato anche luogo sociale di aggregazione per tanti giovani. I ragazzi si ritrovavano per fare sport ma anche per stare assieme e questo è fondamentale”.
Lo sport diventa , dunque, uno strumento di difesa contro il degrado?
“Noi cerchiamo di mettere a disposizione dei ragazzi riferimenti, educatori e persone che insegnano valori sani. Realtà importanti come la scuola, l’arte, la musica hanno una funzione vitale per i ragazzi. Contribuiscono ad allontanarli dai pericoli della strada e a farli crescere con valori sani, grazie ad esempi positivi da seguire. Eelemento determinante in un periodo in cui, a Napoli, c’è un’escalation di degrado e criminalità giovanile. Più impianti,  scuole e parrocchie aperte, anche nel pomeriggio fanno in modo che le famiglie siano più serene”.
E altri esempi arrivano dai campioni dello sport.
“Un ruolo importante e fondamentale. In Campania ci sono atleti ed ex atleti che hanno fatto la storia dello sport mondiale e che possono essere un riferimento, non solo sotto l’aspetto sportivo ma anche per fare capire che solo attraverso i sacrifici e il lavoro si arriva ai risultati. In tal senso Napoli propone tante associazioni e può contare su dirigenti e tecnici capaci, che tutti i giorni si adoperano per la crescita dei ragazzi. In qualche caso si  sono anche sostituiti alla carenza di politiche sociali e giovanili”.