“Il Regno di Chimera” di Gennaro Esposito, pubblicato dalla casa editrice Turisa, è stato presentato presso la libreria “Ubik” di Napoli. In uno scenario dominato da strategie pubblicitarie volte a promuovere libri che poco o nulla hanno da dire ai lettori, la libreria “Ubik”, grazie alla competenza dei suoi librai, riesce invece a cogliere i cambiamenti di un settore in continua evoluzione come quello dell’editoria, andando oltre i deleteri meccanismi del marketing letterario.
In questo contesto importante, nel centro storico di Napoli, Gennaro Esposito ha così spiegato al pubblico la nascita e l’evoluzione del suo romanzo.
Un testo forte, viscerale, che si presta a numerose chiavi di lettura. Attraverso il personaggio di Alessandra, una giovane penalista napoletana, l’autore ha voluto lanciare una sfida ai lettori, tesa a scardinare le false certezze della nostra società. All’incontro, moderato da Marco Martone, giornalista e direttore della testata online “Scrivonapoli.it” , erano presenti lo storico Francesco Soverina, la psicologa Letizia Servillo, Eleonora Belfiore, editor della Turisa Editrice.
Interessante la scelta di far leggere alcuni tra i più suggestivi brani del testo all’attore e regista Roberto Strati che ha dato voce, con raro garbo, alle inquietudini e ai sogni di Alessandra, affascinando pubblico e autore.
“Il Regno di Chimera” è un romanzo che ha dentro di sé il germe, sempre vivo, della denuncia sociale, ma è anche un’opera protesa al futuro ed alla speranza. Perché, come dice l’autore, “le primavere inevitabilmente ritornano” e sono queste a salvare l’umanità. In particolar modo, in questa edizione rivisitata, Gennaro Esposito, con un linguaggio schietto ed immediato, ha sottolineato la necessità della scelta come momento cruciale nelle nostre esistenze. In un mondo che ci vuole tutti perfetti, uguali e vincenti, ci sentiamo spesso smarriti di fronte ad ogni minima crisi personale, non riuscendo a cogliere in un simile frangente l’occasione per intraprendere un nuovo cammino. Eppure, è nell’istante in cui scegliamo di abbandonare i pregiudizi di una società ipocrita ed abbracciamo le nostre contraddizioni, la luce e l’oscurità che tutti noi abbiamo dentro, che possiamo finalmente fare quel balzo che Gennaro Esposito auspica. Un salto compiuto, sebbene a caro prezzo, anche dalla protagonista.
Il romanzo diviene quindi la metafora di un cambiamento possibile solo se sostenuto dalla volontà di dare vita, anche nelle notti che sembrano senza fine, a quella scintilla indispensabile per ogni rivoluzione, interiore e non solo. Perché a volte i viaggi più belli, sorprendenti e inaspettati nascono proprio nell’oscurità, quando siamo sul punto di perdere la speranza ma decidiamo ugualmente di accendere una fiaccola nel buio.
Con la pubblicazione di questo romanzo, la Turisa Editrice ha dimostrato di essere una realtà editoriale coraggiosa, che punta su testi di grande spessore, innovativi ed importanti, proprio come quello di Gennaro Esposito.