di Livio Esposito
Offrire ai turisti italiani e soprattutto stranieri, la musica Napoletana, patrimonio incontrastato della nostra città e della cultura partenopea. Sarà questa la “mission” del nuovo Teatro Trianon Viviani, la cui direzione artistica è affidata a Nino D’ Angelo e che tornerà a essere un punto di riferimento importante per gli appassionati di musica e spettacolo, dopo anni di crisi e difficoltà. Il progetto è stato spiegato dal presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, che ha compiuto un sopralluogo al cantiere del Teatro, ne quartiere Forcella, dove sono in corso lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di rifacimento degli impianti per un importo di 190 mila euro. «Guardiamo al Trianon come ad un luogo di incontro – ha detto De Luca – e la Regione ha investito complessivamente 300 mila euro per riaprirlo, assicurare la gestione ordinaria, pagare gli stipendi ai dipendenti e riprendere la programmazione». Il teatro è chiuso dal maggio 2014 e riaprirà a metà novembre con la sceneggiata “‘0 zappatore”, un omaggio a Mario Merola.
«Abbiamo deciso di fare quest’investimento per recuperare un Teatro che non rappresenta soltanto un luogo per fare spettacoli ma anche un luogo di aggregazione delle famiglie e dei ragazzi», ha detto il governatore, «sette/otto mesi fa abbiamo fatto una passeggiata qui con Nino D’Angelo e abbiamo verificato la partecipazione delle famiglie anche alla produzione di attività teatrali. Questo Teatro andava riaperto innanzitutto come luogo di aggregazione dei giovani di Forcella, poi come luogo di produzione teatrale – ha aggiunto – siamo particolarmente soddisfatti di poter riavviare questa attività di programmazione culturale. Credo a novembre partiremo, abbiamo bruciato i tempi per far lavorare l’azienda anche ad agosto. Credo che saremo pronti a ridare a Forcella il suo principale luoghi di aggregazione.
Faremo tutta la manutenzione straordinaria necessaria e per metà novembre riparte la programmazione. Ovviamente – ha concluso De Luca – abbiamo una partita del passato che dobbiamo affrontare. Su questa vicenda come su mille altre, abbiamo una montagna di debiti che dobbiamo risolvere».
L’idea della Regione è partire con la programmazione ordinaria in maniera corretta, cominciando a lavorare da oggi in poi per garantire la programmazione e che i lavoratori del Trainon abbiano lo stipendio alla fine del mese.
A margine del sopralluogo il segretario della Uilcom Campania Massimo Taglialatela ha incontrato De Luca. Nel corso del colloquio Taglialatela ha espresso la richiesta di «maggiori e più certe garanzie, per il futuro del Teatro del popolo perché i lavoratori devono avere certezze concrete sulla programmazione per poter dare anche visibilità alla città». Il segretario della Uilcom ha poi espresso soddisfazione per i lavori, che rappresentano una «promessa mantenuta». «Sono un primo passo verso la concretezza – ha affermato Taglialatela – ma richiedono una ben precisa garanzia non solo riguardo all’esecuzione dei lavori nei termini e nei tempi stabiliti, ma anche la risoluzione delle questioni e delle pendenze esistenti riguardanti l’assetto economico e finanziario del teatro».
Soddisfazione è stata espressa anche dai Verdi della Campania. «Sono finalmente cominciati i lavori che permetteranno di riavere il Trianon in tempo per avviare la stagione teatrale e l’incontro di questa mattina, oltre a fare il punto della situazione, ha permesso anche di discutere della legge per la tutela e la valorizzazione della lingua napoletana». Ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione cultura. «Parlando del futuro del Trianion, finalmente più chiaro e roseo dopo anni in cui è stato chiuso, ho ricordato la proposta di legge che ho presentato nelle scorse settimane che tende a tutelare e valorizzare la lingua napoletana che ha avuto anche un riconoscimento ufficiale dall’Unesco per la sua unicità», ha aggiunto Borrelli per il quale «con l’approvazione della legge si potranno avviare tanti progetti che permetteranno di valorizzare al meglio la lingua napoletana e quindi anche l’enorme patrimonio del teatro e della canzone napoletani. Tra l’altro, nella proposta di legge regionale è prevista la creazione di un centro di documentazione e studi che potrebbe trovare la sua sede naturale proprio nel Trianòn», ha concluso Borrelli per il quale «ora è importante accelerare l’iter della discussione nelle Commissioni competenti per arrivare poi all’esame in aula per l’approvazione definitiva di una legge che andrebbe a colmare un vuoto inaccettabile».