“Una giornata storica per Acerra”. E’ quanto ha sottolineato il sindaco Tito d’Errico questa mattina in occasione del taglio del nastro del MAAS, il Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerra e Suessula, ubicato nel Castello dei Conti. E’ nel 1982, partendo dagli scavi del post terremoto, che c’è stato il primo atto ufficiale della giunta dell’epoca che manifestò la volontà di istituire un museo di questo genere. Un iter complesso che nel 2014 ha visto la firma della convenzione grazie ad un impegno costante del
Comune di Acerra di concerto con la Soprintendenza ed il Mann. Il museo espone le testimonianze archeologiche della storia delle due antiche città sorte nella piana dei Regi Lagni, Acerrae e Suessula. Lo stesso Castello Baronale, che ospita il museo, ingloba i resti del teatro romano. Da qui prende avvio il percorso, con la storia del territorio e le testimonianze rinvenute nel corso di scavi sia preventivi, provenienti ad esempio dai cantieri della Tav, sia programmati dalla Soprintendenza. Al piano superiore, dove erano le antiche scuderie, il percorso museale prosegue con la storia di Acerrae, l’antico nome della città, e del suo territorio, con l’esposizione dei corredi tombali dal IV sec. a.C. fino all’epoca romana, e dei materiali ceramici d’uso quotidiano dall’età tardo-arcaica. La seconda sala, risalendo nel tempo, mostra invece le importanti testimonianze di età preistorica rinvenute nel suo comprensorio. L’ultima sala è
dedicata a Suessula, un centro fiorente fin dal IX sec. a.C. ma abbandonato dopo il periodo medievale. Della città antica si conoscono i resti del foro e delle necropoli. I materiali provenienti da alcune di queste ultime e raccolti attraverso scavi non controllai, sono confluiti nella Collezione Spinelli. “Da oggi il Sistema Museale acerrano si arricchisce del MAAS – spiega il sindaco d’Errico – circa 700
reperti tra vasi, capitelli, parti di colonnati, ceramiche e tanto altro a disposizione di tutti.