“Incompresi nel prezzo”. In fase di scrittura con Antonio De Rosa, abbiamo messo i riflettori su un problema che purtroppo è sempre più attuale in Italia: il precariato. Ogni anno, il numero di laureati che sceglie di andare all’estero per non sentirsi svilito da questo Paese cresce in maniera vertiginosa, una vita di rinunce passata a studiare…e poi? Il vuoto.
I nostri protagonisti “incompresi“, tre trentenni laureati cum laude, tutti provenienti dalla periferia nord di Napoli, (sarebbe retorico andare a cercare persone per bene in questa zona, è un dato di fatto che ci siano e appunto i nostri protagonisti lo sono), cercheranno di “inventarsi un lavoro“, di restare nel Bel Paese e di essere finalmente “compresi” da questa Società.
Stuzzicati inizialmente dall’idea di fare una Versione partenopea di “Full Monty”, lo spettacolo prende un’altra direzione ed in alcuni momenti la commedia si tinge di nero, mettendo un mattone su dei momenti chiave: la mancanza di lavoro e lo sfruttamento del lavoratore, la difficoltà nei rapporti sociali, la perdita dei valori che sembra irrecuperabile ma che poi si ricolora grazie al’intervento di un personaggio bizzarro, il padrone di casa dei protagonisti (ex neo melodico e assiduo frequentatore della Galleria Umberto I di Napoli, luogo di culto negli anni addietro per i presunti affaristi dello spettacolo); costui, per evitare lo sfratto ai ragazzi e per recuperare i suoi soldi, li assume nella sua agenzia proponendo loro la più strampalata delle tournèè, portando in giro uno spettacolo alquanto originale e stravagante, inventato dai ragazzi stessi, ma per il quale fino a quel momento non avevano trovato distribuzione. Tra Gag, situazioni esilaranti, momenti di riflessione e di leggera interazione con il pubblico, scorre così questo atto unico.
(…)”Mettere in scena il Precariato in questo particolare periodo storico fa entrare lo spettatore in un “Teatro Nel Teatro“: siamo i precari di noi stessi, è difficile e sanguinolento portare avanti un idea fino a poi realizzarla, e così l’unico modo che ho trovato per farlo è quello di provare a fare un lavoro artigianale fatto di anime e talento, di costruire una famiglia; per questo ringrazio Antonio De Rosa, Tommaso Vitiello , Simona Falco, Daniela Molisso , Vincenzo Sarti, il Teatro di Sotto e tutto il cast dello spettacolo. Ci poniamo l’obbiettivo di donare a chi sceglierà di vedere “ Incompresi Nel Prezzo “, un’ora di leggerezza e riflessione, come siamo soliti fare ormai da svariati anni con la compagnia Resistenza Teatro”.
Diego Sommaripa