Il gran gol del capitano, al culmine dell’azione più bella della partita, ha evitato una beffa e un’ingiustizia. La Juventus era passata in vantaggio, dopo pochi minuti, con una rete altrettanto bella di Khedira ma da quel momento in poi in campo c’era stata solo la squadra di Sarri. Il Napoli l’ha pareggiata e meritava di vincerla, per occasioni create e per la mole di gioco espressa in campo. Alla fine ha prevalso il provincialismo di Allegri, candidamente ammesso anche a fine gara davanti ai microfoni dei giornalisti. I bianconeri hanno giocato per non perdere, a dispetto del bel gioco e del calcio vero. L’impressione è che contro il Barcellona, in Champions, tutto questo possa non essere sufficiente.
Gli azzurri, invece, non hanno tradito la propria filosofia di gioco, basata sempre sulla ricerca dello spettacolo, magari anche mettendo a rischio il risultato finale. Una mentalità europea, di cui la triste realtà del calcio italiano dovrebbe fare tesoro. Un peccato che le tante occasioni create non siano state sfruttate a dovere da un reparto che, in questa occasione, ha fatto sentire la mancanza di un attaccante di peso vero.
Grande merito alla formazione di Sarri anche per aver saputo reagire allo svantaggio immediato, a causa della percussione centrale di Khedira che ha potuto scambiare con Pjanic prima di impattare di destro e battere l’incolpevole Rafael. Nell’occasione non irreprensibile l’atteggiamento di Albiol, attardatosi a protestare per una spinta di Higuain non rilevata dal bravo Orsato, che ha diretto in maniera impeccabile la gara. (A proposito del Pipita, meno eclatante del previsto la contestazione all’ex azzurro, mai protagonista nell’arco dei ’90).
Da quel momento, come detto, c’è stata una sola squadra in campo, il Napoli. Rafael non ha mai dovuto intervenire, mentre dalle parti di Buffon si sono presentati con una certa pericolosità Mertens, Insigne e soprattutto Hamsik, cui è mancata la stoccata finale dal limite dell’area. Poi è stato lo stesso Marek a suggellare una prestazione molto positiva con la rete del pareggio, giunta al termine di un’azione in perfetto stile Napoli con verticalizzazione di Jorginho, assist di Mertens e tiro a giro del capitano alle spalle di Buffon.
Sull’1-1 le due squadre hanno pensato a non prenderle anche se il Napoli ha avuto almeno due occasioni, con Mertens, che ha colpito il palo e con Callejon che di testa a cercato l’assist al centro quando avrebbe potuto tentare il tiro verso al porta.
Un punto che consente al Napoli di tenere a distanza di quattro lunghezze la Lazio, in attesa di Inter-Sampdoria ma che allontana la Roma a quattro punti, nella lotta per il secondo posto valido per l’accesso diretto alla Champions. Mercoledì si replica in Coppa Italia. Servirà una mezza impresa visto il discusso 3-1 dell’andata a favore dei bianconeri ma un Napoli così, magari più preciso e un tantino più fortunato, può regalare il sogno della finale.