Suor Orsola, la settimana della Memoria

Non una sola giornata ma un’intera settimana dedicata alla memoria. O meglio alle memorie: dall’Olocausto alle guerre attualmente in corso, dalla violenza sulle donne al bullismo. L’iniziativa è dei Licei dell’Istituto Suor Orsola Benincasa ed è stata organizzata insieme con i tre Dipartimenti dell’Università Suor Orsola Benincasa che, lo scorso dicembre nella sua sede del complesso di Santa Caterina da Siena, ha installato una panchina rossa permanente dedicata alla memoria delle donne vittime di violenza ed in particolare delle studentesse vittime della strage del Politecnico di Montreal del 1989.

Ieri l’abbrivio del programma didattico speciale della “Settimana della memoria” con una giornata di studio dedicata alle vittime dell’Olocausto. In ogni giornata di scuola dei Licei SOB fino a venerdì 31 gennaio ci sarà un focus di memoria sui cinque grandi temi che verranno uniti insieme nello spettacolo “Filo rosso. Memorie dalla violenza”, che andrà in scena proprio venerdì 31 gennaio alle ore 11 (con ingresso libero) nell’aula magna dell’Università Suor Orsola Benincasa, che proprio in questi giorni lancia il bando per la settima edizione del suo Master sulla Pedagogia del teatro.

“Con questo spettacolo – spiega Michele Paragliola, coordinatore didattico dei Licei SOB e direttore artistico dell’iniziativa – parole, immagini e musica formeranno un’unica trama suggestiva unita in un indelebile racconto. Dall’Olocausto alla guerra tra Russia e Ucraina, dal Covid al “caso Giulia Cecchettin”, fino alla vicenda del “ragazzo con i pantaloni rosa”, sarà invocata un’indimenticata Mnemosine, ispiratrice di fatti memorabili, che nella mimesi dei nostri studenti, anche se per un epos a rovescio, ritroverà il suo canto. Un canto di reminiscenza, di resistenza e soprattutto di speranza”.

Innovazione e tradizione didattica e culturale animeranno in questi cinque giorni le aule dei Licei SOB e le trame dello spettacolo finale. Dalle poesie di Salvatore Quasimodo ai versi del moderno “Tango” di Tananai, da “La vita è bella” di Roberto Benigni agli ormai celebri abbracci musicati da Andrea Sanninoci saranno gli spunti di numerose arti performative (dal cinema alla poesia, dalla letteratura alla musica) nello spettacolo di venerdì.

“L’idea che ci ha ‘animato’ – evidenzia Lucio d’Alessandro, dirigente scolastico dell’Istituto Suor Orsola Benincasa e Rettore dell’Ateneo – è quella che bisogna insegnare ai nostri giovani a non dimenticare la violenza, in ogni sua forma, perché la memoria del passato è la migliore lezione del comportamento necessario per il futuro. E non è un caso che caratterizzandosi per progetti didattici così innovativi e multidisciplinari i nostri Licei, sia quello artistico che quello linguistico, anche quest’anno abbiano raggiunto i primi posti nella prestigiosa classifica Eduscopio delle scuole superiori napoletane”.

La “settimana della memoria” del Suor Orsola si concluderà ‘in trasferta’ domenica 2 febbraio alle ore 17 presso il Palazzo della Prefettura di Genova con la presentazione del volume “La società fra memoria e speranza. Hatikvah. Per un Umanesimo possibile” scritto da Clelia Castellano, coordinatore didattico della Scuola primaria e dell’infanzia dell’Istituto Suor Orsola Benincasa, con la prefazione del Rettore Lucio d’Alessandro.