di Marco Martone
È una domenica in agrodolce per il Napoli che stravince a Torino, contro i granata ma deve poi fare i conti con la scarsa professionalità di una Juventus, che va a passeggio all’Olimpico, forte di una classifica che le consentiva calcoli e strategie e si lascia infilzare per tre volte da una non irresistibile Roma.
La sconfitta dei bianconeri ricaccia al terzo posto gli azzurri, in maniera abbastanza sorprendente, visto che i prossimi campioni d’Italia, avevano tutte le carte in regole per poter uscire almeno indenni dalla trasferta romana. E invece Allegri e compagni hanno pensato bene di tirare indietro la gambetta, pensando alla Coppa Italia, nella migliore delle ipotesi, oppure a chissà cosa (nella peggiore). A due giornate dalla fine, quindi, a meno di improbabili sorprese, la classifica in testa è bella e fatta, con la Juve che vince il suo sesto tricolore consecutivo, la Roma seconda e il Napoli di Sarri, di gran lunga la squadra più spettacolare del torneo, costretta ai preliminari di agosto per poter accedere alla fase a gironi della Champions. Ci sarà certo da attendere le prossime gare, Fiorentina e Sampdoria per gli azzurri, Chievo e Genoa per la Roma ma, insomma, i giochi sembrano ormai fatti.
Il Napoli visto a Torino, comunque, non può avere paura di alcun avversario europeo, in vista dei preliminari, rispetto ai quali, è bene ricordarlo, la formazione partenopea parte come testa di serie. Al “Grande Torino” si è vista una squadra quasi perfetta che ha segnato cinque gol, ne ha sfiorati almeno altri quattro, si è vista negare due rigori e ha dovuto anche subire le clamorose sviste di un guardalinee, che ha fermato per ben due volte gli azzurri a un passo dalla rete.
Nulla però poteva fermare la macchina da gol di Sarri, che ha colpito con Callejon (due volte), Mertens, Insigne e Zielinski. I granata, annichiliti dal gioco degli avversari, non si sono praticamente mai visti. Una vittoria che riempie di orgoglio i tifosi e accresce il rimpianto per quei tanti punti persi, contro Sassuolo, Palermo, Pescara, Genoa e Atalanta, che avrebbero potuto proiettare il Napoli in testa alla classifica.
Attualmente gli azzurri sono a 5 punti dalla Juventus, segno evidente di un gap che si è ridotto, e non di poco, rispetto alle passate stagioni. Qualcosa su cui Sarri e De Laurentiis, invece di punzecchiarsi a distanza, dando la stura alle critiche dei soliti sciacalli da tastiera, farebbero bene a ragionare, per dare l’assalto decisivo a quel tricolore che non è solo un sogno ma qualcosa cui si può legittimamente ambire.