Napoli, durante il ritiro a Dimaro sarà presentata anche la nuova maglia

Dal sito ufficiale del Calcio Napoli arrivano buone notizie per i tifosi azzurri

14 giugno 2017 scrivonapoli.it

“Stiamo lavorando per un altro programma ricco di iniziative per i tifosi del Napoli che seguiranno il ritiro a Dimaro Folgarida”. Alessandro Formisano, Head of Operations azzurro, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, ha illustrato le linee del raduno della squadra in Val di Sole ed i numerosi momenti di interazione con i sostenitori.“Siamo già al secondo sopralluogo a Dimaro Folgarida ed i preparativi sono molto attivi. Anche quest’anno avremo un villaggio di 500 metri quadrati assolutamente gratuito riservato ai bambini con una serie di giochi e numerosi animatori che intratterranno i ragazzi, mentre magari i genitori seguiranno gli allenamenti della squadra sul campo adiacente”.

“Abbiamo un programma intenso e fitto di attività sportiva della squadra con due allenamenti al giorno e contestuale full immersion dei calciatori con i tifosi che potranno scattare foto e incontrare quotidianiamente alcuni giocatori in ordine ad un programma già prestabilito. E poi c’è tutta una parte di intrattenimento in sinergia con il Trentino che prevede serate di spettacolo per allietare i sostenitori ed i turisti. Quest’anno avremo come artisti Gino Rivieccio ed i nostri amici di Made in Sud che si esibiranno in piazza. Ed ovviamente ci saranno momenti di incontro del pubblico con la squadra”.

“Anche quest’anno presenteremo nella location di Dimaro in esclusiva la nuova maglia ed il pubblico potrà scoprirla proprio sul campo di Carciato con un evento speciale in anteprima assoluta. Sono convinto che le nuove maglie piaceranno moltissimo, abbiamo lavorato con Kappa non solo sulla maglia ma anche su una gamma di abbigliamento tecnico, di allenamento e pure per il tempo libero. Abbiamo sviluppato delle collezioni molto belle che saranno certamente apprezzate dai nostri sostenitori. Nel villaggio ci sarà anche l’Official Store azzurro dove tutti potranno apprezzare le nostre produzioni”.

“Il successo della maglia bianca della scorsa stagione ha riscontrato un successo fuori da ogni rosea aspettativa e questo ci gratifica molto. Posso anche dire che fu per noi un colpo di fulmine perché appena vedemmo i primo prototipi proposti da noi in collaborazione con la Kappa, il Presidente De Laurentiis senza esitazione disse: voglio assolutamente questa maglia. E come sempre ha avuto un intuito lungimirante”.

Sulla presentazione della Campagna Abbonamenti:

“Non abbiamo ancora stabilito una data perché stiamo lavorando ad un progetto e ad una idea simili a quelle che ci ha visti in sinergia con il Museo Mann e con il Madre in questa stagione. Se il Napoli sa essere un acceleratore di visibilità, un acceleratore di visibilità, allora deve essere anche un veicolo per chi oggi non accede a delle bellezze del nostro territorio, che non sono solo quelle paesaggistiche o archeologiche ma anche quelle artistiche che spesso sono rinchiuse in palazzi meravigliosi e che raccontano della nostra storia. Ricordiamo che il Museo Archeologico Nazionale a Napoli è raccolto in un Palazzo di metà Settecento voluto da Re probabilmente più illuminato che noi abbiamo avuto a Napoli ovvero Carlo III di Borbone. Quindi l’opportunità che il Napoli poteva dare ai nostri cittadini di vivere questi luoghi artistici meravigliosi, la Società l’ha voluto mettere a sistema. Stiamo pensando ad una presentazione della Campagna Abbonamenti su altri accordi di questo tipo, ribadendo che al Napoli non portano alcun valore o beneificio economico. Questo lo dico per chi dovesse pensare ad una strategia di profitto. Il nostro unico intento è quello di restituire alla nostra città una quota di valore che le appartiene”.

Infine la conferma dei tre sponsor di maglia:

“Avremo gli stessi sponsor dello scorso anno. La Lete che ci segue da fedelmente da 13 anni, la pasta Garofalo che ci segue da 4 anni e che ci sta dando grandi soddisfazioni e pii abbiamo Kimbo che è una eccellenza del nostro territorio”.

sscnapoli.it

Alla Pietrasanta la mostra della Parigi fin de siècle

“Impressionisti e la Parigi fin de siècle è una mostra di studio e di ricerca, che serve a capire cosa c’è dietro l’Impressionismo, senza effetti speciali e grandi capolavori che vengono dai musei francesi e che sono, evidentemente, il riferimento inevitabile per chiunque voglia conoscere l’Impressionismo”. Vittorio Sgarbi, curatore dell’esposizione che aprirà al pubblico domani, sabato 23, a Napoli alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, ha così definito l’esposizione, aggiungendo: “Ma è anche una mostra molto severa, rispetto a quello che c’è dietro, quindi, sarà utile venire a vederla per capire il percorso che hanno fatto i pittori per diventare gli impressionisti che vediamo a Parigi e, quindi, è una mostra di avvio alla celebrazione degli Impressionisti”.

La rassegna, prodotta da Navigare Srl in collaborazione con Polo Culturale Pietrasanta e Lapis Museum e patrocinata da Regione Campania e Città di Napoli, è una esposizione dal carattere antologico in omaggio al rivoluzionario movimento artistico francese nato 150 anni fa, con la prima esposizione parigina che ne segnò il debutto ufficiale sulla scena mondiale, il 15 aprile 1874.

“Tra le opere più significative presenti in mostra, per avere un’idea chiara del movimento impressionista, possiamo individuare qui le opere di Degas, significative e degne di essere guardate con attenzione; l’opera L’homme à la pipe, derivazione da un dipinto, di Van Gogh, ha la stessa forza anche senza il colore perché è legato ad una energia che anima la forma – ha concluso Vittorio Sgarbi -. Infine, l’heliogravure di Manet che presenta una emozionata, abbacinata, e presa da una luce tutta interiore, Berthe Morisot.

Le 69 opere esposte, realizzate da 40 artisti prevalentemente francesi, sono suddivise in 3 sezioni, secondo gli allestimenti voluti dal co-curatore Stefano Oliviero, che tracciano la storia delle origini e le evoluzioni dell’Impressionismo, sullo sfondo della Parigi di fine secolo, vivace e luminosa protagonista di epocali cambiamenti.

La prima sezione, intitolata La rivoluzione realista e l’École de Barbizon. La strada verso l’Impressionismo vede la presenza di 18 opere, per lo più dipinti a olio e acqueforti, realizzate da artisti della Scuola di Barbizon, tra i quali: Corot, Delacroix, Rousseau, Millet, Courbet, Lecomte, dediti alla pittura paesaggistica e realistica e punti di riferimento per gli Impressionisti.

Con la seconda sezione, intitolata La conquista degli Impressionisti, la mostra entra nel vivo della storia del nuovo movimento artistico, una partitura a più voci che prende forma nella pullulante Ville Lumiere, sede della seconda Esposizione Universale. È in questa sezione che sfilano davanti allo sguardo del visitatore 45 opere di 21 artisti, ispirati dalla scuola di Barbizon ma capaci di elaborare nuove forme espressive rivoluzionarie, molto distanti dall’accademismo fino ad allora imperante. Le opere qui presenti sono soprattutto incisioni e disegni, che mettono in luce i lavori di studio e di preparazione per opere di grandi artisti come, tra gli altri, Cézanne, Manet, Boudin, Degas, Renoir, Forain, Guillaumin, Monet e Mary Cassat, pittrice americana, una delle poche donne ammesse al consesso maschile dell’arte dell’epoca.

La terza sezione, Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione ospita 6 opere del periodo post-impressionista realizzate dall’artista svizzero-francese Jeanniot, dal delicato paesaggista Firmin-Girard, dal pittore e incisore svizzero Ranft il cui dipinto “Ladies in café” è stato scelto come immagine simbolo dell’esposizione, fino a lambire la pittura Nabis, con Bonnard e Denis.

Completa l’esposizione un’area multimediale attrezzata con postazioni dotate di Oculus 3D che consentono la visione virtuale di alcune opere impressioniste di ambientazione parigina e altre di ambientazione naturalistica, avendo la sensazione di entrare nei dipinti e vivere le atmosfere dell’epoca.

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