Il Napoli passeggia sui danesi del Midtjylland, volenterosi e nulla più, e mette al sicuro la qualificazione al turno successivo di Europa League, da primatista ormai inattaccabile. Dato di non poco conto, visto che le prossime due gare, contro Brugges e Legia Varsavia, che precederanno le sfide con Inter e Roma in campionato, potranno essere gestite da Sarri senza alcun patema d’animo e con l’opportunità di effettuare un ampio turnover. La notte del San Paolo è stata illuminata dalla “manita” degli azzurri che porta le firme di tre panchinari di lusso, Gabbiadini, El Kaddouri e Maggio, oltre che del sigillo finale di Callejon, cecchino in Europa a dispetto di una sterilità, per nulla preoccupante, in campionato. Le reti di Gabbiadini, doppietta per l’attaccante ex Samp e quella di Christian Maggio, che torna a segnare con il Napoli dopo tantissimo tempo, sono la nota più positiva di una gara che non ha vissuto, per la difesa partenopea, il benchè minimo sussulto. Reina ha fatto da spettatore (non si capisce perchè non sia stato dato spazio a Gabriel), mentre i centrali di difesa, Chiriches e Koulibaly, hanno potuto maramaldeggiare nella propria metà campo, improvvisandosi anche registi difensivi e costruttori di gioco. Il Napoli comunque, al di là della scarsa consistenza degli avversari, ha dato una nuova dimostrazione di forza, personalità e di grande potenziale offensivo. Il tutto con una formazione priva di titolari importanti come Higuain, Jorginho, Allan, entrato nel secondo tempo, come Callejon e Mertens. Primo tempo sontuoso per i ragazzi di Sarri, che hanno fatto ciò che volevano della povera difesa danese. Nella ripresa i ritmi sono stati quasi quelli di un allenamento, con le reti di Maggio e Callejon a chiudere il discorso. Adesso l’attenzione si sposta sulla partita di domenica pomeriggio contro l’Udinese, forse priva di Di Natale (che novità!). La squadra di Sarri potrà contare, almeno sulla carta, su un turno abbastanza favorevole, rispetto alle dirette concorrenti, visti gli impegni di Roma, nel derby con la Lazio e Inter, attesa sul campo difficilissimo del Torino. Si tornerà alla formazione tipo, con il rientro dei “soliti noti”, ma la prestazione offerta da gente come Maggio, Valdifiori, El Kaddouri e lo stesso Gabbiadini, mette Sarri nelle condizioni di poter contare su una rosa ben più ampia degli undici titolari.
Marco Martone