Palazzo Reale, la battaglia tra cani e divieti

Incontro tra comitato cittadino e direttore Epifani per trovare una soluzione

(di Marco Martone ) – I luoghi d’arte e gli spazi reali negati ai cani. La diatriba, sorta in questi giorni, rischia di trasformarsi in aspra polemica, tra chi da un lato mira a tutelare siti e monumenti dalla presenza degli amici a quattro zampe, che spesso a causa degli stessi padroni, risultano molesti e fastidiosi e dall’altro difende lo spirito animalista, legittimo e per molti versi condivisibile. Domani l’incontro che potrebbe essere chiarificatore, in piazza del Plebiscito. Prima il sit-in poi l’incontro tra le parti.  “Palazzo Reale vietato ai cani, ma libero accesso alle auto che trasformano i giardini monumentali in parcheggio selvaggio”, sostiene il comitato cittadino dei proprietari cani “Qua la zampa”, che si oppone alla decisione del direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani, di impedire l’accesso ai giardini agli amici a quattro zampe. Proprio per contestare e stigmatizzare tale scelta, ritenuta assurda e inaccettabile, il comitato civico dei proprietari di cani ha organizzato una manifestazione pacifica, a cui naturalmente parteciperanno tutti i cani che frequentano quotidianamente i giardini di Palazzo Reale, alle ore 11 in piazza del Plebiscito, proprio davanti la Reggia. Interverranno, tra gli altri, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, il consigliere regionale Roberta Gaeta, la cantante Monica Sarnelli, l’artista Franz Cerami, l’ex garante degli animali Stella Cervasio e altri rappresentanti istituzionali e della società civile.

Il direttore del Palazzo Reale di Napoli, Mario Epifani, fa sapere che incontrerà i rappresentanti del comitato. Il direttore conferma la disponibilità al dialogo e al confronto purché siano espressi i punti di vista di entrambe le parti. “Come evidenziato più volte il Giardino Romantico non è uno spazio pubblico, ma aperto al pubblico. Un giardino storico è un luogo della cultura la cui tutela e salvaguardia è affidata al Ministero e può essere regolamentato da orari e modalità di fruizione – dichiara Mario Epifani – In quanto direttore di Palazzo Reale ho il dovere di tutelare in autonomia gli spazi del percorso museale interni ed esterni, tra cui sono compresi i giardini e di attenermi al Codice dei beni culturali (D.Lgs. 42/2004). Inoltre ci attribuisce questa facoltà anche il regolamento regionale del 2021 (come indicato all’art. 5 comma 5)”. La dimensione dei giardini di Palazzo Reale rende, purtroppo, difficile la convivenza tra i fruitori del giardino, padroni di cani, bambini e turisti. Purtroppo nonostante l’elasticità dimostrata in questi due anni da cui è in vigore il regolamento, molti continuano a frequentare lo spazio lasciando liberi i propri animali di correre e “sgambare”, scavare buche nelle aiuole e persino a non raccogliere le deiezioni. Nello stesso tempo è da sottolineare che il personale di vigilanza non è autorizzato a comminare sanzioni a chi commette tali trasgressioni. D’altronde il Palazzo Reale non può farsi carico di una carenza cittadina di spazi dedicati ai cani. Non è un caso che quasi tutti i giardini storici a Napoli, in Campania e in Italia vietino l’accesso agli animali (Villa Floridiana, Villa Pignatelli, Reggia di Caserta, Giardini  del Quirinale, di Boboli). “Per quello che riguarda, invece, l’accesso delle auto e la relativa sosta – sottolinea Epifani –  la responsabilità è condivisa con i direttori dei vari istituti che hanno sede nel complesso monumentale e va gestita e concordata in maniera corale”.