È uscito nelle sale italiane da venerdì 15 aprile, distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, Nessuno mi troverà – Majorana Memorandum, il film-documentario di Egidio Eronico su Ettore Majorana, il fisico italiano scomparso il 26 marzo del 1938, a soli 31 anni, senza lasciare traccia né spiegazioni. Un mistero che resta ancora tale, nonostante tante ipotesi in merito. Considerata la statura scientifica di Majorana e, quindi, la valenza indirettamente divulgativa dell’opera, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) collabora con il Luce, accompagnando con i propri ricercatori alcune proiezioni del film in diverse città italiane.
A Napoli la proiezione si svolge, domani 22 aprile, alle 20.30, presso il cinema Modernissimo; per il Cnr partecipa Procolo Lucignano dell’Istituto superconduttori, materiali innovativi e dispositivi (Spin-Cnr). È presente il regista. Sono previste due repliche, il 23 e il 24 alle 18.30.
Così ricorda Majorana Corrado Spinella, direttore del Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia del Consiglio nazionale delle ricerche (Dsftm-Cnr): “Nell’immaginario collettivo la figura di Ettore Majorana si identifica con lo stereotipo dello scienziato eccentrico, geniale, molto riservato e distaccato dalla realtà. Eppure gli anni vissuti da Majorana sono stati, per la Fisica e per la Scienza in generale, anni di svolta nella comprensione dei meccanismi che regolano il comportamento della materia nella sua struttura più intima. Insieme a Fermi, Majorana diede un contributo rilevante alle applicazioni della Fisica quantistica nella descrizione della struttura della materia e della fisica delle particelle. In linea con l’eccentricità del suo personaggio, alcune sue idee portarono alla conclusione dell’esistenza di particelle elementare, i fermioni di Majorana, alle quali si continua a dare la caccia (come è stato per il bosone di Higgs). Soltanto recentemente, nel 2001, grazie a ulteriori sviluppi teorici delle idee di Majorana, si è ipotizzato che le sue ‘strane particelle’ potessero essere scovate cercando in forme speciali della materia, quelle che danno origine al fenomeno della superconduttività (la proprietà grazie alla quale un materiale può condurre corrente elettrica senza resistenza, senza dissipare energia). E a circa 80 anni dall’ipotesi dell’esistenza dei fermioni di Majorana abbiamo le prime evidenze della loro esistenza. Insomma, Majorana ci ha messo davanti a tanti misteri e sfide complesse”.