Il benefico contributo di un approccio nutrizionale equilibrato è evidente sia in particolari fasi della vita, si pensi alla gravidanza, all’infanzia, alla adolescenza, fino alla menopausa e alla senilità, sia complessivamente, perché favorisce un sano percorso di crescita, sviluppo ed invecchiamento. Le evidenze scientifiche mostrano, infatti, che chi consuma molta frutta, verdura, noci e cereali integrali presenta un rischio significativamente più basso di obesità, malattie cardiache, ipertensione, cancro ed ictus, che sono tra le malattie croniche più comuni negli adulti e rappresentano circa il 75% delle cause di morte in Europa.
L’impatto della sana alimentazione sulla salute dell’individuo nel corso della vita e le possibili strategie per promuovere l’adozione di una nutrizione corretta ed equilibrata sono gli argomenti centrali del meeting internazionale “Un approccio integrato alla vita attiva e in buona salute: le possibili sinergie tra gli interventi nutrizionali”, svoltosi ad Expo Milano 2015 nel Padiglione Italia, Martedì 20 ottobre, promosso ed organizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e dalla Regione Campania, in linea con il tema principale dell’esposizione universale: “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. L’incontro è stato promosso nell’ambito della Partnership Europea per l’Invecchiamento attivo ed in Buona Salute (Eip on Aha) per cui il Policlinico Federico II è dal 2012 Reference Site per la Regione Campania e coordinatore del gruppo sulla nutrizione.
Gli esperti internazionali hanno confermato che una sana nutrizione può influenzare lo stato funzionale e psicologico, incidendo positivamente sulle capacità di svolgere le attività della vita quotidiana e la gioia di vivere. In particolare, alcuni alimenti comunemente consumati, si pensi agli alimenti vegetali, alle proteine magre, ai grassi insaturi, e ai prodotti lattiero-caseari a basso contenuto di grassi, sono un’ottima fonte per contribuire alla buona salute e alla prevenzione delle malattie. In sintesi, l’alimentazione è una vera e propria terapia non farmacologica per contrastare l’insorgere delle malattie croniche.
Tra gli argomenti centrali dell’incontro: il modello della dieta mediterranea, l’alimentazione come supporto nella gestione della fragilità nell’anziano, le esperienza europee e le progettualità realizzate per promuovere una sana alimentazione, le opportunità delle terapia multinutrienti per la prevenzione dell’Alzheimeir, l’importanza della sicurezza alimentare per un invecchiamento sano, la combinazione necessaria tra qualità e gusto degli alimenti.
Hanno aperto i lavori i rappresentanti istituzionali della Regione Campania, dell’Università Federico II e dell’Azienda. Per la Regione, Enrico Coscioni, Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Campania; per l’Università, Franco Contaldo, Responsabile della UOC Area Centralizzata di Medicina Interna e Nutrizione Clinica dell’AOU Federico II e Professore ordinario di Medicina Interna della Scuola di Medicina e Chirurgia Federiciana che ha portato i saluti del Presidente della Scuola, Luigi Califano; per l’Azienda, Natale Lo Castro, responsabile dell’UOC Gestione Risorse Umane. Tra i relatori, Maria Triassi, direttore del DAI di Igiene, Medicina del Lavoro e Preventiva e del Dipartimento Universitario di Sanità Pubblica; Annamaria Colao, responsabile della UOC di Endocrinologia; Maddalena Illario, responsabile della UOS Ricerca e Sviluppo.
La Partnership Europea per l’invecchiamento attivo ed in buona salute si propone di migliorare la salute e la qualità della vita degli anziani, fronteggiando la sfida sociale dell’invecchiamento. L’obiettivo generale è aumentare la vita media sana di due anni, entro il 2020. Il partenariato ha il triplice finalità di: consentire ai cittadini europei di condurre una vita sana, attiva e indipendente; migliorare la sostenibilità e l’efficienza dei sistemi di assistenza sociale e sanitaria; potenziare e migliorare la competitività dei mercati per i prodotti e servizi innovativi, così da rispondere alle sfide dell’invecchiamento sia a livello comunitario che mondiale, creando nuove opportunità per le imprese. Tali attività si realizzano in tre ambiti specifici: prevenzione e promozione della salute; assistenza e cura; vita attiva e indipendente delle persone anziane.