di Marco Martone
E’ vero il calcio è di tutti e ognuno è libero di parlarne come meglio crede. Ma se un giornale profondamente radicato nella cultura, anche calcistica, della città, decide di occuparsi, in maniera costante della squadra rivale di quella cui sono legati milioni di tifosi napoletani, qualche motivo di perplessità sorge spontaneo.
Napoli-Juventus non è soltanto una partita di calcio, i bianconeri non sono mai stati solo avversari da battere sul campo (cosa che purtroppo non avviene molto spesso). Contro la Juve c’è sempre stato un odio (sportivo s’intende) molto profondo. Trasmesso da padre in figlio e pari soltanto all’amore per la maglia azzurra. Un “odio” talmente spiccato da indurre a tifare a favore di ogni squadra che incrocia i tacchetti con quelli dei bianconeri. Circostanza che fa storcere il naso a qualcuno ma assolutamente normale e anche concepibile, quando si parla di calcio.
E invece, da qualche tempo, la Juventus sembra diventata la seconda squadra della città. Crescono, ahinoi, i sostenitori della Vecchia (ex) signora e crescono anche le attenzioni da parte di siti online e quotidiani. E così capita che un giorno si e un altro pure, sul maggiore quotidiano del sud compaiano articoli, servizi, inchieste e foto, dedicate, ora a Sarri, ora a Higuain, un’altra volta a Ronaldo.
Napoli-Juventus, insomma, si sta trasformando in una sorta di derby partenopeo, come Lazio-Roma, come Inter-Milan o Sampdoria-Genoa. Stessa rivalità, stesso seguito di tifosi. Con la piccola, ma non irrilevante differenza, che tra Napoli e Torino ci sono oltre 700 chilometri di distanza e che la Juventus è, almeno dovrebbe essere, il concentrato di tutto quello che è il più lontano possibile dalla cultura calcistica del napoletano medio. I giornali rispondono a logiche di mercato, che inducono direttori e editori a scegliere linee editoriali che magari non piacciono a tutti ma che fanno vendere di più. Tutto vero! Ma aprire il giornale della città e ritrovarsi quei colori, a tutta pagina, con titoli dedicati alle imprese della Juve non piace a tutti, non può piacere a chi per decenni ha comprato quello stesso giornale considerandolo la bibbia del Napoli, la casa degli azzurri, il vademecum della cultura applicata al calcio a Napoli. Ma l’epoca dei social ha cambiato tutto. E così Napoli-Juve è diventato un derby, i bianconeri la seconda squadra della città. E il calcio dei sentimenti e delle rivalità segna il passo al nuovo che avanza.